Ultimatum Ue all'Italia: subito le misure
Berlusconi: metteremo mano alle pensioni

Silvio Berlusconi a Bruxelles (foto Olivier Hoslet - Epa)
Silvio Berlusconi a Bruxelles (foto Olivier Hoslet - Epa)
Domenica 23 Ottobre 2011, 09:23 - Ultimo agg. 15 Marzo, 23:46
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ROMA - Vertice dei capi di Stato e di governo della Ue a Bruuxelles. Un incontro cruciale durante il quale emersa la preoccupazione per la situazione italiana e sono arrivate nuove pressioni affinch il governo rassicuri i mercati e prenda iniziative per lo sviluppo e la riduzione del debito. Lo hanno detto apertamente Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, lo ha ripetuto Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. Tutti con toni ultimativi. In serata Berlusconi ha risposto assicurando che farà quel che non ha potuto fare per colpa di altri, che metterà mano alle pensioni e parlerà con Bossi e che Sarkozy oggi se l'è presa per la questione Bini Smaghi.



Da domani dunque l'Italia è alla prova dei mercati. I prossimi tre giorni, prima del nuovo vertice, saranno cruciali, sia per le misure che dovranno essere messe a punto, sia per evitare che si scateni la speculazione: occhi prima di tutto sullo spread tra Btp decennale e Bund tedesco, che venerdì era tornato sopra l'allarmante soglia dei 400 punti. Ma l'attenzione sarà focalizzata anche sull'asta dei titoli di Stato che il Tesoro metterà sul mercato proprio mercoledì, la classica cartina al tornasole che misura la fiducia dei mercati nei confronti di un Paese: sono in calendario infatti le aste di Bot e Ctz per oltre 10 miliardi di euro (8,5 miliardi di Bot e 2 miliardi di Ctz).



Sarkozy e Merkel: ricordate a Roma e Atene le misure necessarie. «Io e la cancelliera Merkel abbiamo incontrato Berlusconi e Papandreou per ricordargli le responsabilità che hanno e le decisioni che devono prendere - ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy - Italia e Grecia devono essere coscienti delle loro responsabilità e delle nuove decisioni che devono prendere».



Sarkozy: fiduciosi in una Italia responsabile. «Siamo fiduciosi che l’insieme delle istituzioni politiche ed economiche italiane dimostrino senso di responsabilità», ha detto Sarkozy.



Ridurre il debito e prendere misure sulla crescita, è stato il messaggio di Merkel e Sarkozy a Berlusconi. «All'Italia abbiamo ricordato che è importante fare tutto il necessario per mostrare senso di responsabilità, prendendo provvedimenti sia sul fronte del debito che su quello della crescita - ha detto la cancelliera - La fiducia (sui mercati, ndr) non si guadagna solo con gli scudi contro il contagio di cui è dotata la zona euro, per questo è importante che l'Italia riduca il suo debito pubblico in modo credibile nei prossimi tre anni. E' quello che ci aspettiamo dall'Italia, che è una grande potenza economica, ma ha anche un livello di indebitamento molto elevato. Roma deve anche in parallelo prendere misure per la crescita. L'Italia è un grande e importante partner per la zona euro, ed è necessario che sia all'altezza delle sue responsabilità».



Merkel: abbiamo fiducia in Berlusconi. «Abbiamo fiducia» nel presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha detto da parte sua Angela Merkel, nel corso della conferenza stampa congiunta con Sarkozy, al termine del Consiglio Ue. «Berlusconi è nostro interlocutore, contiamo su di lui».



Merkel: mercoledì non sarà ultimo passo. «Non siamo di fronte alla crisi di una moneta e per questo l’incontro di mercoledì non sarà l’ultimo passo», ha spiegato la cancelliera tedesca.



Van Rompuy, situazione Italia diversa da altri Paesi. «Non si può paragonare la situazione dell’Italia a quella di altri Paesi, i fondamentali sono completamente differenti» ha voluto sottolineare il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Che però ha aggiunto: «Abbiamo chiesto rassicurazioni perchè l’Italia attui le misure che ha promesso».



Dare rassicurazioni ai mercati e agli stati membri «entro mercoledi»: questo il lavoro che «faremo insieme all'Italia», ha detto Van Rompuy nella conferenza stamoa conclusiva del vertice Ue. «All'Italia chiediamo uno sforzo che sembra pronta a compiere. All'Italia abbiamo ricordato che è importante fare tutto il necessario per mostrare senso di responsabilità, prendendo provvedimenti sia sul fronte del debito che su quello della crescita. «Abbiamo chiesto all'Italia rassicurazioni» sul fatto che «le coraggiose misure intraprese vengano attuate tempestivamente».



«Abbiamo chiesto dettagli e scadenze precise sulle riforme del mercato del lavoro, delle imprese pubbliche, della giustizia, sulle privatizzazioni e la lotta alla frode fiscale - ha spiegato Van Rompuy - Nei prossimi giorni lavoreremo a braccetto affinchè l'Italia faccia quanto promesso».



Berlusconi: «Domani sto pensando di convocare un consiglio dei ministri per vedere se a fronte di questa situazione si possano portare avanti provvedimenti che ho sempre avuto in testa», ha detto il premier lasciando Bruxelles. Rispondendo «sì anche le pensioni» a chi gli chiedeva se tra queste misure possa esserci anche il capitolo della riforma previdenziale. Queste, secondo il premier, sono misure «che non ho potuto fare per colpa di altri. In Ue si è parlato di un uguale età pensionabile per tutti a 67 anni. Lo farò presente alla Lega anche perchè siamo l'unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità. Bossi ha a cuore i pensionati. Ma questo non collide. Gliene parlerò. L'intervento a cui pensiamo non va contro i pensionati perchè non saranno toccate le pensioni di nessuno. Bisogna però tener presente che la vita media in Italia è intorno agli 80 anni e per i giovani diventa difficile mantenere persone che vanno in pensione a 58 anni ma che poi vivono fino agli 80. È un carico sulle loro spalle ingiusto».



«Ho ribadito che il nostro obiettivo è arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 ma si potrebbe ridurre il debito forse già prima ponendo sul mercato gli immobili del patrimonio pubblico», ha aggiunto Berlusconi. «Abbiamo una opposizione antitaliana che per fare la guerra al governo diffonde pessimismo e disfattismo. Queste cose vengono riprese dai giornali di sinistra che vengono copiati all'estero e quindi si diffonde un'immagine negativa dell'Italia che non è reale».



«Non c'è stato e non c'è rischio Italia - ha ribadito Berlusconi - È ovvio che 1.900 miliardi di debito, ereditato dal passato, salta agli occhi. Soprattutto della speculazione finanziaria».



La reazione di Sarkozy potrebbe derivare dal fatto che «se l'è presa per Bini Smaghi», ha detto Berlusconi assicurando però che «Bini Smaghi non può essere il casus belli per i rapporti che si deteriorano con la Francia. Sarkozy si è adontato per Bini Smaghi che non si dimette dalla Bce. Noi gli abbiamo offerto dei posti prestigiosissimi e di responsabilità ma lui li ha rifiutati».



«Ma che domande fate: Io non sono mai stato bocciato nella vita». Così, sorridendo, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva risposto stamani a una domanda dei cronisti che gli chiedevano se l'Italia supererà oggi l'esame del Consiglio Europeo di Bruxelles. Il presidente del Consiglio prima del vertice con i capi di Stato e di governo aveva incontrato Van Rompuy e Josè Barroso, presidente della Commissione Europea.



Berlusconi aveva poi partecipato a una riunione con la cancelliera tedesca e il presidente francese Nicolas Sarkozy, prima dell'avvio dei lavori del vertice Europeo. Le riunioni ristrette non sono andate come il Cavaliere aveva sperato, e lo si intuisce dalle indiscrezioni che iniziano a circolare tra le delegazioni straniere. Tra i diplomatici si descrive un premier uscito dalla riunioni teso e scuro in volto e di un caso Berlusconi, argomento principale del Summit Ue.



Nonostante la sicurezza ostentata ufficialmente da Berlusconi, la strada è tutta in salita perchè il Cavaliere sa bene che gli annunci sulle misure che il governo intende adottare difficilmente supereranno lo scetticismo dei partner europei ed in particolare di Francia e Germania. Il pacchetto di proposte al momento è composto solo una serie di ipotesi ancora tutte da vagliare con gli alleati, in primis con Giulio Tremonti. I toni sono ultimativi.



A fare notizia è anche l'atteggiamento della Merkel e di Sarkozy. I due leader, nel rispondere ad una domanda sulle rassicurazioni fornite dal premier, incrociano lo sguardo e si lasciano andare ad un sorriso. Un atteggiamento che spiazza la delegazione italiana a partire proprio dal capo del governo. Difficile non ipotizzare la forte irritazione del Cavaliere per un atteggiamento giudicato irrispettoso e fuori luogo. L'ultimatum di Bruxelles potrebbe essere giocato come arma dallo stesso capo del governo per mettere a tacere i dissensi interni alla maggioranza. I più pessimisti nel Pdl però leggono nel diktat europeo il rischio di un ulteriore indebolimento del premier alle prese con le fibrillazioni interne che rischiano di aumentare dopo Bruxelles, gli attacchi di Confindustria e la richiesta di risposte certe che arriva anche da Giorgio Napolitano.



Fini: «Siamo in condizione di assoluto e drammatico pericolo - ha detto il presidente della Camera a Che tempo che fa - Non credo che l'Italia possa fallire, siamo vicini al baratro che significa recessione e siamo in una fase di stagnazione. Di fatto c'è un direttorio franco-tedesco e bisogna chiedersi perchè il terzo grande paese come l'Italia sia fuori dalla porta ad aspettare che Sarkozy e Merkel si mettano d'accordo. La credibilità dell'Italia è sotto zero».



Per gli italiani, dice il segretario Pd Pier Luigi Bersani, è «diventato umiliante andare all'estero». Quindi, assicura, non solo si deve cambiare esecutivo, ma si deve andare oltre per «superare la malattia» del berlusconismo. Si deve cioè «ricostruire» il Paese cercando di riconquistare prestigio a livello internazionale.



Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini non ha dubbi sul fatto che Berlusconi si sia comportato come «un ragazzino che arriva all'esame e si accorge di non aver studiato». Da lui sono arrivate «100 idee», prosegue, che si sono rivelate solo «100 sciocchezze».



Di Pietro: «L'Italia è stanca di essere umiliata in questo modo dagli altri partner europei, per colpa di un satrapo che non sa invecchiare e che gioca, con il nostro Paese e le nostre istituzioni, come Charlie Chaplin giocava con il mappamondo quando imitava Hitler - afferma il presidente dell'Italia dei Valori - Non possiamo più essere mortificati in questo modo, pertanto chiediamo al capo dello Stato di porre fine a questa legislatura prima che sia troppo tardi. Questo Paese ha bisogno di serie riforme strutturali, di un vero rilancio dell'economia e di ritrovare dignità. Di fronte ad una crisi di questa portata, l'Idv ha dato la propria disponibilità a collaborare, ma le nostre proposte, fino ad oggi, sono rimaste inascoltate».



Tornando alla Ue, Van Rompuy ha illustrato le conclusioni dei lavori di oggi: il rigore di bilancio e «le riforme strutturali» sono di cruciale importanza« e gli stati membri devono rispettare pienamente le raccomandazioni di Bruxelles. E mentre nasce la figura di Mister Euro che presiederà due summit all'anno dell'Eurozona ( per il momento sarà Van Rompuy, in attesa che i leader ne eleggano uno), i riflettori si puntano sui prossimi giorni. Per mercoledì l'obiettivo dei leader Ue è quello di raggiungere almeno un accordo sulla Grecia che renda sostenibile per Atene l'onere sul debito e avviare un piano di riforme per l'Italia in modo che non diventi il prossimo obiettivo della speculazione (sul tavolo anche il rafforzamento patrimoniale delle banche europee, il miglioramento della governance di eurolandia e il rafforzamento del fondo Salva-stati). Un appuntamento al quale Berlusconi non potrà mancare - è il diktat arrivato oggi dal summit - senza portare fatti e rassicurazioni.
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