Andata e ritorno da Napoli
missili e 577 uomini a bordo della Garibaldi

Andata e ritorno da Napoli missili e 577 uomini a bordo della Garibaldi
di Ebe Pierini
Lunedì 22 Agosto 2016, 10:13
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Il suo motto è «Obbedisco» in onore del generale e patriota del quale ha ereditato il nome. L’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi della Marina Militare italiana ospiterà oggi, al largo di Ventotene, il vertice tra Matteo Renzi, Angela Merkel e François Hollande. La nave salperà da Napoli, dal molo Pisacane, attorno alle 11. Il premier italiano accoglierà i rappresentanti di Germania e Francia a Capodichino e da lì. Tra le 15.30 e le 16, decolleranno a bordo di un elicottero E101 della Marina Militare alla volta dell’isola pontina dove arriveranno tra le 17 e le 17.30. 

Sarà quella l’occasione per rendere omaggio alla figura di Altiero Spinelli che, confinato sull’isola dal regime fascista, tra il 1941 e il 1944, proprio lì scrisse il «Manifesto per un’Europa libera ed unita». La delegazione si sposterà poi, sempre a bordo dell’elicottero, su nave Garibaldi, dove verrà accolta dal comandante, il capitano di vascello Antonio Galiuto, attorno alle 17.45. Seguirà, alle 18.30 una conferenza stampa del premier italiano, della cancelliera tedesca e del presidente francese. 

Dopo aver incontrato i giornalisti Renzi, Merkel ed Hollande si chiuderanno nella sala consiglio della nave per il vertice che inizierà attorno alle 19.30. Al termine dell’incontro, sempre a bordo dell’E101 faranno ritorno a Napoli. Arrivo previsto attorno alle 21.30.
 

 

L’appuntamento tra i tre leader europei avverrà a bordo della portaeromobili italiana essenzialmente per motivi di sicurezza ma anche perché attualmente nave Garibaldi è «flagship», nave di bandiera della missione europea Eunavformed. Per garantire la protezione delle personalità sull’isola di Ventotene è stata rafforzata la presenza di carabinieri e predisposto un dispositivo interforze pronto ad operare, in caso di emergenza, su tutti i fronti: dal cielo, da terra e dal mare. Coinvolti Marina Militare, Aeronautica Militare, Guardia Costiera, Carabinieri. Impegnate le prefetture di Napoli e di Latina. In casi come questi e in periodi di particolare allarme come quello attuale, nulla viene lasciato al caso e vengono studiati minuziosi piani di evacuazione in caso di difficoltà o attacchi. La nave della Marina Militare rappresenta comunque un luogo sicuro. 

Varata il 4 giugno 1983 nei cantieri navali di Monfalcone nave Garibaldi è entrata in servizio nel 1985 ed oggi è di stanza nella base di Brindisi. Grazie alla sua versatilità d’impiego è stata utilizzata in tutte le principali missioni internazionali che hanno visto impegnata la Marina Militare. Ha partecipato all’operazione Restore Hope in Somalia nel 1994 e nel 1995. Nell’ambito dell’operazione Dinak, durante la crisi jugoslava, è stata impiegata in Adriatico nel 1999. Dal novembre 2001 al marzo 2002 l’unità ha partecipato come portaerei e sede di comando, all’operazione Enduring Freedom in Afghanistan. Nell’estate del 2006 la nave è stata sede di comando dell’operazione Leonte in Libano. Nel marzo 2011, nell’ambito della crisi libica, la portaerei italiana ha fornito supporto alle attività internazionali nell’operazione Odissey Dawn. Lunga 180,2 metri e larga 23,4 al galleggiamento e 30,4 al ponte di volo viaggia ad una velocità di 30 nodi ed ha un’autonomia di 7.000 miglia nautiche. Possiede una linea volo costituita da 18 aeromobili tra elicotteri AB 212, EH-101 ed SH90A/MH90A, configurabili in diverse modalità ad esempio come contrasto di mezzi navali minori, per la guerra elettronica ed antisommergibile ed aerei AV-8B Plus Harrier necessari per assicurare un efficace contrasto antiaereo e antinave a lunga distanza. È armata con due lanciatori a otto celle Albatros con missili S/A Aspide e possiede 3 sistemi AM/AA Dardo con mitragliera Breda da 40/70.
Bordo vi sono 577 uomini e donne di equipaggio. Fu realizzata per ottemperare alla necessità della Marina Militare di poter disporre di una unità di altura antiaerea, antinave ed antisommergibile che consentisse di far operare un considerevole numero di velivoli, idonei a raggiungere obiettivi anche molto distanti dalla normale base operativa. L’unità navale può, all’occorrenza, svolgere le funzioni di centro di comando, coordinamento e controllo di una formazione navale come già avvenuto in passato. La Portaerei Giuseppe Garibaldi è dotata di sistemi elettronici all’avanguardia per coprire ogni campo d’azione, sia rivolto ai sistemi di sorveglianza aerea e navale, all’ambiente subacqueo, alle operazioni di guerra elettronica o alle comunicazioni. Attualmente è impegnata nell’operazione Sophia varata a seguito della decisione del Consiglio Europeo del 18 maggio del 2015 con il quale si è stabilito l’impegno dell’Europa per evitare le tragedie in mare dovute al continuo flusso di migranti nel Mediterraneo centro–meridionale. Dal 7 ottobre 2015 la missione è entrata nella seconda fase volta ad interdire il lavoro delle reti criminali che lucrano sul traffico di migranti. 

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