Arriva il «super-antibiotico»
per le infezioni più difficili

Arriva il «super-antibiotico» per le infezioni più difficili
Venerdì 11 Novembre 2016, 16:34 - Ultimo agg. 16:53
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Arriva anche in Italia il superantibiotico chirurgico. Un farmaco nuovo che colpisce in modo molto mirato le infezioni più difficili. E' il ceftolozano/tazobactam efficace contro i batteri Gram-negativi resistenti alle attuali terapie antibiotiche e implicati nell'insorgenza di infezioni ospedaliere come quelle intra-addominali complicate, quelle delle vie urinarie e la pielonefrite acuta che colpiscono ogni anno 284.100 pazienti con circa 4.500-7.000 decessi.

L'Aifa ha dato l'autorizzazione alla sua rimborsabilità in Classe H, cioè per ora in ambito ospedaliero. Le infezioni da Gram-negativi. Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa rappresentano il 70% di tutti i patogeni Gram-negativi, causa più comune di infezioni di grande impatto clinico ed epidemiologico come le infezioni intra-addominali e quelle del tratto urinario che sono in rapido aumento in tutto il mondo. Queste infezioni vengono trattate in genere con antibiotici che hanno una tossicità molto alta e una forte resistenza farmacologica. Per questo motivo i clinici segnalano l'importanza di nuove opzioni terapeutiche in grado di svolgere una potente attività battericida contro Gram-negativi.

Il nuovo antibiotico. Il farmaco, prodotto e commercializzato dall'azienda farmaceutica Msd, è una combinazione di ceftolozano, una nuova cefalosporina, e tazobactam, un inibitore delle beta-lattamasi dall'uso ben consolidato nella pratica clinica. La sua efficacia è stata valutata in due trial clinici. Nel primo, condotto su 1.083 pazienti con infezioni complicate delle vie urinarie, ha eliminato l'infezione nell'85% dei pazienti trattati rispetto al 75% dei casi trattati con levofloxacina, la terapia di confronto. Nel secondo, condotto su 993 pazienti con infezioni complicate intra-addominali, ceftolozano/tazobactam ha portato a guarigione il  94% dei pazienti, stessa percentuale della terapia di confronto (meropenem). In entrambi i trial il farmaco ha mostrato un buon profilo di tollerabilità e sicurezza.

 
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