Viaggi, regali e vacanze ai medici
in cambio protesi di bassa qualità

Viaggi, regali e vacanze ai medici in cambio protesi di bassa qualità
Giovedì 14 Settembre 2017, 09:50 - Ultimo agg. 19:48
2 Minuti di Lettura
I Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal gip di Monza nei confronti di 21 persone indagate a vario titolo «per i reati di cui agli artt. 416, 110, 319, 321 e 479 c.p., in relazione a condotte illecite poste in essere nel settore sanitario». L'indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano e coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, ha consentito di svelare un articolato meccanismo corruttivo, ideato e realizzato dai rappresentanti di una società produttrice di protesi, con il coinvolgimento di diversi medici chirurghi specialisti in ortopedia, operanti presso strutture sanitarie private accreditate con il servizio sanitario nazionale, presenti su tutto il territorio nazionale, nonché di medici di base convenzionati. Avviate perquisizioni domiciliari.

Secondo l'accusa, avrebbero ricevuto denaro, regali, viaggi gratuiti, vacanze, partecipazione a convegni e cene, i medici coinvolti nell'operazione Disturbo della Procura di Monza e del Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano e in cambio avrebbero favorito l'acquisto da parte di alcuni ospedali, tra cui il Policlinico di Monza, di protesi di «bassa qualità» prodotte dalla società Ceraver Italia srl, indagata nell'inchiesta in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. È quanto emerge dalla indagini coordinate dal pm Manuela Massenz. In particolare, alcuni chirurghi del Policlinico di Monza per favorire la società fornitrice di protesi avrebbero moltiplicato anche il numero delle operazioni eseguite con la complicità anche di medici di base. Avrebbero agito, secondo gli inquirenti, «a discapito della salute pubblica», aumentando gli «utili» della società Ceraver e ottenendo utilità e vantaggi personali.

Scrive la Procura di Monza negli atti dell'inchiesta su un giro di tangenti nella sanità: la «spregiudicatezza» delle intercettazioni tra due medici, Marco Valadè e Fabio Bestetti, il loro «dimostrato disinteresse per il bene primario» della «salute del paziente», assieme a una consulenza che ha rilevato «dati anomali» sul «numero di ricoveri» e sulle «reiterazioni di interventi sul medesimo paziente» sono «indizi» che impongono di «verificare» se i due si siano spinti a consumare «plurimi delitti di lesioni volontarie».
© RIPRODUZIONE RISERVATA