Dossier 2017 sulle tossicodipendenze: boom delle nuove droghe e dei ricoveri di adolescenti

Dossier 2017 sulle tossicodipendenze: boom delle nuove droghe e dei ricoveri di adolescenti
di Ettore Mautone
Venerdì 4 Agosto 2017, 08:43 - Ultimo agg. 12:01
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L'insostenibile leggerezza della cannabis: è lei la regina delle droghe tra i giovani. Insieme ai suoi tossici e potenti derivati sintetici e ai poco raccomandabili compagni di viaggio (le nuove droghe sintetiche psicoattive) che circolano a fiumi in discoteche e raduni rave, fa schizzare in alto le percentuali di ricoveri di minori per intossicazione acuta in Pronto soccorso in Italia.

Le ospedalizzazioni correlate all'uso di sostanze sono infatti aumentate, negli ultimi anni, soprattutto nelle fasce di età sotto i 18 anni. Qui la Cannabis è la sostanza più utilizzata in assoluto e si associa al consumo di nuove potenti droghe sintetiche. Dal 2010 al 2015 a fronte di un totale dei ricoveri correlati con l'uso di sostanze (per cause dirette e indirette), sostanzialmente costante e oscillante tra i 16 mila e 18 mila casi, si registra un considerevole incremento dei ricoveri dei minori passati da circa 300 nel 2010 a circa 500 nel 2015 con un picco nel 2014. La fascia d'età che contribuisce di più a tale fenomeno è quella compresa tra i 15 e i 17 anni. A fronte di un totale dei ricoveri per droga in crescita del 4% nel periodo considerato gli andamenti relativi ai minori mostrano un preoccupante picco del 58% di incremento. I dati disaggregati per fasce di età rimandano a una crescita del 37,5% prima dei 15 anni, salendo al 65% nella fascia di età tra 15 e 17 anni. Ma tassi elevati di ospedalizzazione per intossicazione acuta in Pronto soccorso si riscontrano in tutte le fasce di età: sia tra i soggetti di età compresa tra 25 e 44 anni, (quando l'uso e abuso di sostanze mostra un aumento e contemporaneamente si consolida la tendenza al policonsumo), sia in quelli di età compresa tra i 15 e 24 anni e tra i 45 e i 54 anni. 

I numeri della relazione annuale al parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia lasciano poco spazio ai dubbi. Il faldone di dati e tabelle trasmesso nei giorni scorsi alle Camere dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri tratteggia un quadro a tinte fosche. Lo scenario sul consumo di stupefacenti ha cambiato radicalmente faccia negli ultimi lustri e spinge a rileggere anche i fenomeni più noti alla luce delle nuove informazioni disponibili su cui costruire nuove e più efficaci politiche di contrasto e prevenzione (primaria e secondaria) e ovviamente anche di trattamento e dissuasione.

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