Grillo contro il taglio delle Regioni: «Creerebbe un'Italia Frankenstein»

Grillo contro il taglio delle Regioni: «Creerebbe un'Italia Frankenstein»
Sabato 21 Novembre 2015, 00:58 - Ultimo agg. 3 Novembre, 15:17
2 Minuti di Lettura
L'ipotesi di un accorpamento delle Regioni non piace a Beppe Grillo, secondo il quale, un'eventuale riforma in questa direzione trasformerebbe il Paese in un'«ItaliaFrankenstein».

Sul suo blog, il leader del M5S scrive: «Nuove Regioni. È in arrivo la riforma che dovrebbe accorpare Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta; Marche, Abruzzo e Molise; Veneto, Friuli-Venezia-Giulia e Trentino-Alto Adige».



«All'Emilia Romagna - prosegue - si aggiungerebbe la provincia di Pesaro, quindi, tutte insieme,

Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il Lazio diventerebbe un distretto con il nome di Roma Capitale, la Basilicata verrebbe soppressa e la

provincia di Matera assorbita dalla Puglia. Intoccate Lombardia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Da 20

Regioni si passerebbe a 12, otto sarebbero cancellate. Dalle tre macroregioni dimigliana/leghista

memoria alle 12 microregioni di oggi. Vediamo alcuni pro e contro».



«Pro che ci saranno meno cariche da spartirsi (ma non è detto...) e meno regioni con la popolazione di

un quartiere di una grande città. Contro che il cittadino sarà ancora meno in grado di controllare e giudicare la spesa pubblica a livello locale (a iniziare ovviamente dalla Sanità). Contro che ci sarà un caos amministrativo enorme nell'accorpare diverse Regioni. C'è poi - aggiunge Grillo - il sempiterno problema delle regioni autonome con privilegi fiscali negati alle altre (e quindi regioni con maggiore capacità di spesa sul territorio). Se una regione autonoma viene accorpata ad altre non autonome trasmette l'autonomia o la perde? In tutti e due i casi parte dei cittadini potrebbe giustamente lamentarsi».



«Se si lasciasse la decisione agli italiani le nuove regioni avrebbero una dimensione internazionale. La Lombardia opterebbe per la Svizzera. La Valle d'Aosta per la Francia, il Trentino Alto Adige per l'Austria e la Sicilia per diventare la 51esima stella degli Stati Uniti. L'Italia preunitaria con le sue divisioni era molto più unita di quella attuale. Da questo dato bisognerebbe partire, non da esperimenti degni di Frankenstein. Vanno recuperate le culture e le identità locali e le ragioni dello stare insieme in un'unica nazione», sottolinea il fondatore del M5S.



«Le tasse a livello comunale e regionale dovrebbero essere oggetto di verifica di spesa da parte dei contribuenti, avviare quindi un bilancio partecipato locale. Un esempio: Milano, Torino sono tra le città più indebitate d'Italia per miliardi di euro. Sono città del Nord sempre citato come esempio a

sproposito anche in questi giorni con i famosi anticorpi contrapposti a Roma. Milanesi e torinesi -

osserva Grillo - si trovano indebitati senza sapere nulla, senza essere stati consultati, trattati come

sudditi».



«L'Italia comunque la si ricomponga, montando e rimontando le Regioni come un Lego, è ancora

monarchica. Siamo sudditi in una repubblica democratica. Resta una domanda finale: 'Questa riforma a cosa serve?'», chiede il leader 5 Stelle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA