La via per trasferire la tecnica all'uomo è ancora lunga, avvertono gli autori. Un esperimento preliminare sembra promettente, tuttavia rimane molto da fare per perfezionare la metodica e in particolare per eliminare il rischio di tumori.
Un maschio su 500, spiegano gli esperti, presenta un cromosoma sessuale X o Y in più: invece della classica coppia XY, i pazienti con sindrome di Klinefelter hanno una tripletta XXY o XYY. Questa anomalia impedisce la formazione di cellule spermatiche mature, provocando infertilità. I ricercatori dell'istituto inglese, in collaborazione con colleghi della Kyoto University in Giappone, sono riusciti a trovare il modo per rimuovere il cromosoma sessuale extra e indurre - per ora soltanto nei topi - gravidanze in grado di dare piccoli sani e fertili. Lo studio è finanziato dall'European Research Council (Erc), dall'Agenzia giapponese per la scienza e la tecnologia e dalla Società giapponese per la promozione della scienza.