Zika, infermiera italiana
subì danni neurologici

Zika, infermiera italiana subì danni neurologici
Martedì 13 Settembre 2016, 19:06 - Ultimo agg. 23:55
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Il virus Zika può colpire anche il cervello degli adulti e ci sarebbe il rischio di danni di lungo termine alla memoria. Ad affermarlo - con una lettera pubblicata sulla rivista scientifica americana 'Emerging infectious diseases' - un team dell'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, che rende noto il caso di una infermiera volontaria italiana di 32 anni, colpita dal virus nella repubblica domenicana. Dopo 9 giorni dal suo ritorno in Italia, la donna ha manifestata sintomi gravi come difficoltà a camminare, mal di testa, debolezza. Una volta ricoverata, l'infermiera è risultata positiva al virus Zika, di cui sono state trovate tracce nel sangue, nelle urine, nella vagina.

Anche uno studio pubblicato nello scorso agosto indicava questo rischio. Il virus infatti è capace di aggredire il cervello, danneggiando cellule fondamentali per la memoria e l'apprendimento perchè capaci di sostituire i neuroni danneggiati, affermava uno studio della Rockfeller univeresity, pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell.

«Una completa valutazione neurologica - scrivono i medici italiani parlando del caso dell'infermiera - ha evidenziato deficit nell'attenzione, nella velocità di coordinamento delle informazioni e nella memoria verbale e non verbale». «I risultati dei test - spiega ancora la lettera - rivelano una diagnosi di encefalite causata da Zika: questo aumenta la possibilità che l'infezione portata da ZIka non sia semplicemente transitoria negli adulti, ma possa avere effetti sulla memoria di lungo termine e sul rischio di depressione nelle vittime»

L'infermiera è ora guarita, ma gli specialisti invitano i medici a tenere gli occhi aperti per sintomi neurologici nei pazienti colpiti, anche se meno evidenti della sindrome di Guillain-Barre già legata a Zika.
In Italia i casi di Zika sono stati oltre i 60, tutti di persone provenienti dalle zone colpite.
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