Allarme 23mila cattedre scoperte
«Lezioni regolari dal 15 settembre»

Allarme 23mila cattedre scoperte «Lezioni regolari dal 15 settembre»
Martedì 23 Agosto 2016, 21:17 - Ultimo agg. 24 Agosto, 19:58
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Il 15 settembre suonerà regolarmente la campanella d'inizio delle scuole. Lo assicura il sottosegretario all'Istruzione, Gabriele Toccafondi, dopo le polemiche sollevate da un'inchiesta secondo la quale, nonostante il cosiddetto concorsone, resteranno comunque scoperte 23mila cattedre. «Per questo governo - ha aggiunto Toccafondi - la scuola è importante e dopo decenni di tagli ha investito 3 miliardi di euro e assunto a tempo indeterminato quasi 170mila docenti. Certo non tutti sono contenti della destinazione ma non è possibile spostare i ragazzi dove ci sono più insegnanti. È importante però ribadire che il governo sta investendo nella scuola».

L'allarme sull'inizio a rischio per l'anno scolastico arriva da un'indagine di Tuttoscuola sugli esiti del concorso per i docenti. Se l'obiettivo era quello di coprire 63mila posti, sono invece poco più di 40mila gli insegnanti vincitori, che potranno salire in cattedra, con un 'bucò dunque di 23mila unità. Alla severità della selezione si aggiunge anche il fatto che «per molte classi di concorso ci sarà un eccesso di candidati vincitori, soprattutto in Campania e Lazio, che però non potranno andare ad insegnare nelle regioni dove i posti sono vacanti, soprattutto al Nord». Nell'indagine si sottolineano anche alcuni ritardi nella conclusione dell'iter dei concorsi: «sono oltre 300 le graduatorie di merito finali che arriveranno fuori tempo massimo», ovvero dopo il 15 settembre, data di inizio dell'anno scolastico.

Il sindacato si difende e critica chi punta il dito contro la scarsa preparazione degli insegnanti. Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, piuttosto mette l'accento sul fatto che «questa procedura concorsuale» è «piena di limiti e difetti». «Quanto all'immancabile chiamata di correo rivolta in modo apodittico al sindacato, che sarebbe colpevole di assecondare una condizione di generale lassismo e appiattimento, sarebbe bene ricordare - sottolinea la sindacalista - che da ben nove anni non siamo messi nella possibilità di affrontare nella sede giusta, quella di un rinnovo contrattuale, temi come la formazione in servizio o la valorizzazione professionale».

Sulla stessa linea d'onda l'Anief: «Il concorso a cattedra in corso di svolgimento è stata caratterizzato da continui problemi organizzativi ed errori clamorosi». Diversa invece la polemica della Lega. «Come mai in Regioni come la Lombardia la percentuale di insegnanti risultati non idonei sia del 70% mentre in altre Regioni questa percentuale scende al 40% o addirittura al 31%. Possibile? Troppa severità di giudizio in Lombardia o manica troppo larga nelle altre Regioni?», chiede il vice presidente del Senato Roberto Calderoli commentando i dati dell'inchiesta anticipata dal Corriere della Sera.
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