Genocidio armeni, la Turchia attacca ancora papa Francesco: non aiuta la pace. Ankara convocherà il rappresentante Vaticano

Genocidio armeni, la Turchia attacca ancora papa Francesco: non aiuta la pace. Ankara convocherà il rappresentante Vaticano
Lunedì 27 Giugno 2016, 12:14 - Ultimo agg. 28 Giugno, 12:22
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La Turchia convocherà presto il rappresentante della Santa Sede ad Ankara per esprimergli il suo «malessere» relativamente al nuovo riconoscimento dei massacri del 1915 come «genocidio armeno» da parte di papa Francesco durante il suo viaggio in Armenia, concluso ieri. Lo sostiene il quotidiano Hurriyet, citando «fonti affidabili» della diplomazia turca.

La convocazione dovrebbe giungere a mons. Angelo Accattino, che opera come primo consigliere, visto che il nuovo ambasciatore nominato dal Vaticano non ha ancora presentato le sue credenziali al presidente Recep Tayyip Erdogan. Secondo le stesse fonti, Ankara non prevede al momento di richiamare il suo ambasciatore presso la Santa Sede, Mehmet Pacaci, rinviato a febbraio dopo 10 mesi di assenza, sempre a seguito del riconoscimento del «genocidio armeno» da parte del papa. 

Il nuovo riconoscimento da parte di papa Francesco del massacro degli armeni avvenuto nel 1915 come un «genocidio», durante il suo viaggio in Armenia appena concluso, non aiuterà la pace e la stabilità nel Caucaso, sostiene poi un lungo comunicato diffuso stamani dal ministero degli Esteri di Ankara, dopo che il vicepremier, Nurettin Canikli, aveva già accusato Bergoglio di mostrare una «mentalità delle Crociate». La Turchia si dice «delusa» dalle parole del papa, accusandolo di «discriminazione su base religiosa» e di non avere un «approccio conciliante».

«Il fatto che Papa Francesco sia andato al memoriale del cosiddetto genocidio durante la sua visita in Armenia tra il 24 e il 26 giugno, abbia fatto dichiarazioni spiacevoli sugli incidenti del 1915, abbia fatto inaccettabili riferimenti agli incidenti del 1915 in una dichiarazione congiunta con il catholicos armeno, e abbia fatto dichiarazioni che sono state dimostrate essere bugie e calunnie al suo ritorno, ha mostrato ancora una volta la devozione incondizionata di Papa Francesco alla narrativa armena», si legge nella nota di Ankara.

 

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