Il Papa a Carpi: «Mai farsi intrappolare dalle macerie della vita»

Il Papa a Carpi: «Mai farsi intrappolare dalle macerie della vita»
di Franca Giansoldati
Domenica 2 Aprile 2017, 11:24 - Ultimo agg. 4 Aprile, 09:14
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Dal nostro inviato
CARPI -
Il cielo è visibilmente gonfio di pioggia eppure nella piazza rinascimentale di Carpi, davanti alla cattedrale appena inaugurata dopo il terremoto del 2012, nessuno ne ha cura. «C’è chi si lascia chiudere nella tristezza e chi si apre alla speranza. C’è chi resta intrappolato nelle macerie della vita e chi, come voi, con l’aiuto di Dio solleva le macerie e ricostruisce con paziente speranza».
 

 


Papa Francesco rammenta alla folla l'esperienza del sisma, vissuta tra l'incertezza della ricostruzione e il trauma vissuto. La visita papale nella piccola cittadina emiliana è un potente messaggio indiretto alle popolazioni del Lazio, delle Marche e dell'Umbria colpite l'anno scorso da una esperienza simile. Carpi ce l'ha fatta a risollevarsi. Non ha mai perso speranza e si è tirata su le maniche. «Mai farsi prendere dal pessimismo. Non piangiamoci addosso». Alla messa in prima fila c'è anche il ministro Del Rio. Nel pomeriggio il Papa è atteso a Mirandola, una zona ancora segnata dalle ferite del sisma.  Il vescovo di Carpi, Francesco Cavina, ha descritto l'arrivo di Francesco come «un segno di speranza offerto alle popolazioni dell’Italia centrale, per dire a questi nostri fratelli che soffrono ciò che noi abbiamo sofferto: la ricostruzione è possibile, è possibile che dalle macerie rinasca la vita».

A Carpi, in piazza Martiri, dove nel 1944 si consumò un eccidio fascista, concelebrano tanti uomini di Chiesa, compreso alcuni di coloro che in questi ultimi anni hanno dato più filo da torcere al Papa. Il cardinale Caffarra, per esempio, uno dei quattro cardinali dei 'dubia', così chiamati per avere espresso critiche durissime alla Amoris Laetitia, uno dei principali documenti di Bergoglio con il quale è stato riformato il processo del matrimonio cattolico.

C'è anche monsignor Negri, ex vescovo di Ferrara, recentemente al centro di polemiche per avere contestato il metodo di nomina dei vescovi. Francesco non appena è arrivato nel duomo ha salutato tutti soffermandosi, in particolare, a parlare proprio con il cardinale Carlo Caffarra. Il sindaco di Carpi ha donato al Papa un mattone preso dal campo di concentramento di Fossoli, oggi trasformato in un museo. Lì durante la guerra venivano raccolti gli ebrei da tutta Italia prima di essere mandati in Germania.







 

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