«No a Papa Roncalli patrono dell'esercito»: la petizione di Pax Christi

«No a Papa Roncalli patrono dell'esercito»: la petizione di Pax Christi
di Franca Giansoldati
Sabato 23 Settembre 2017, 13:17 - Ultimo agg. 24 Settembre, 11:33
2 Minuti di Lettura

Città del Vaticano - Una ventina di vescovi, teologi e intellettuali cattolici hanno firmato la petizione di Pax Christi per chiedere al Vaticano di fare marcia indietro e cancellare la decisione di dichiarare patrono dell'esercito Papa Roncalli, il Pontefice della Pacem in Terris. «Noi, donne e uomini che crediamo nella costruzione della pace con mezzi di pace, intendiamo manifestarvi il nostro profondo disappunto di fronte alla dichiarazione di San Giovanni XXIII, papa, quale «Patrono presso Dio dell’Esercito Italiano». Siamo infatti convinti che la vita e le opere del Santo papa non possano essere associate alle forze armate». I destinatari dell'appello sono il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei. Della decisione di dichiarare patrono San Giovanni XXIII pare che in Vaticano nessuno abbia mai informato Papa Bergoglio poiché si tratterebbe di una prassi normale che attiene alle prerogative della Congregazione per il culto e non necessita di imprimatur papali.

«Tutto questo rischia di tirare il “Papa buono” per la talare a scopi impropri, dimenticando l’evoluzione umana e spirituale che ha fatto di questo pastore da oltre mezzo secolo l’emblema della pace e del rifiuto della guerra per credenti e non credenti. Né si può dimenticare che egli contribuì in maniera del tutto singolare a scongiurare il pericolo di un conflitto mondiale, mediando tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica per superare la “crisi dei missili a Cuba». Pax Christi invita tutti i cattolici a inoltrare la petizione per bloccare l'iter. «Noi vorremmo piuttosto, vedere la figura e l’esempio di papa Roncalli proposti a protezione di quanti, credenti e non, si adoperano per un’umanità libera da eserciti Caschi Bianchi, Corpi Civili di Pace, operatori umanitari». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA