«No ai profughi sbattuti qua e là»
Il duro monito di Papa Francesco

«No ai profughi sbattuti qua e là» Il duro monito di Papa Francesco
di Redazione global
Mercoledì 25 Maggio 2016, 18:14 - Ultimo agg. 27 Maggio, 10:47
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L'uomo «maltrattato», provato della sua dignità, è ancora una volta al centro delle parole di Papa
Francesco. «Tante volte incontriamo nella società l'uomo maltrattato. Vediamo come altri giudicano il valore della sua vita e lo sollecitano, nella vecchiaia e nella malattia, a morire presto. Vediamo come gli uomini vengano compromessi, sbattuti qua e la e privati della propria dignità, perché non hanno lavoro o sono profughi». Così il Papa nel videomessaggio per la «Giornata dei cattolici tedeschi» che si apre a Lipsia, in Germania e che ha scelto come tema «Ecco l'uomo».
Nell'uomo «maltrattato» - ha sottolineato il Papa - vediamo «Gesù sofferente e martoriato, che posa lo sguardo sulla
malvagità e sulla brutalità in tutta la loro dimensione, che gli uomini subiscono o fanno subire l'uno all'altro in questo
mondo». E allora «non è il fare o il successo esteriore che conta, ma la capacità dì fermarsi, di volgere lo sguardo, di essere attenti verso l'altro e di offrirgli quello che gli manca veramente».

«Ogni persona umana - ha detto ancora Papa Francesco nel messaggio alla 'Giornata dei cattolici tedeschì - desidera la comunione e la pace. Ha bisogno di una convivenza pacifica. Ma ciò può crescere solo quando costruiamo anche la pace interiore nel nostro cuore. Molte persone vivono in una fretta costante. Così tendono a travolgere tutto ciò che hanno intorno a sé. Questo incide anche sul modo in cui si
tratta l'ambiente. Si tratta di concedersi più tempo per recuperare la serena armonia con il mondo, con il creato, ma
anche con il Creatore».
Rivolto ai partecipanti dell'iniziativa di Lipsia, il Papa ha ancora detto di auspicare che si dia «sempre più spazio nella vita alla voce dei poveri e degli oppressi». Infine il pontefice ha messo in evidenza lo sforzo ecumenico
di questa iniziativa: «Avete buoni rapporti con i cristiani delle altre confessioni e date un'autentica testimonianza di
Cristo con il vostro impegno concreto a favore dei più deboli e bisognosi».

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