Ha infilato cinque rapine in dieci giorni. A Roma nord, si era guadagnato anche il soprannome, il "bandito con i guanti rossi". Perché in tutti i colpi che ha messo a segno tra la Nomentana e Montemario, era il particolare che le vittime hanno riferito agli investigatori. E proprio per quel tratto nell'abbigliamento distintivo, è stato riconosciuto, fermato e arrestato venerdì pomeriggio da una pattuglia del reparto Volanti in servizio alla Balduina. Intanto le rapine: il primo allarme è scattato il pomeriggio del 31 luglio, in via del Castoro. L'uomo, con il casco in testa per nascondere il volto, è entrato nell'attività commerciale gremita di clienti. Ha puntato la canna della pistola contro il cassiere intimando: «Dammi i soldi o sparo». Con il bottino nelle tasche è poi scappato via in sella a un motorino, un Sh di colore grigio, facendo perdere le sue tracce. Sul posto gli agenti di polizia hanno avviato le indagini, ascoltando i testimoni che hanno riportato la dinamica dell'assalto con il particolare dei guanti rossi: «Indossati per non lasciare impronte o tracce utili per risalire alla sua identità» spiegano i poliziotti. Hanno quindi sequestrato le immagini delle telecamere di video sorveglianza e iniziato una caccia serrata al rapinatore.
L'ALLARME
Due giorni dopo - il 2 agosto - un altro allarme al market di viale Tirreno, a Montesacro. Un colpo fotocopia con il malvivente scappato con un bottino di circa mille euro.Ma il bandito non si è fermato: il pomeriggio del 4 agosto, ha messo a segno un altro colpo lampo in via San Cleto a Montespaccato. Il 7 agosto ha invece puntato il supermercato di via Trionfale. Anche qui, con il casco in testa, i guanti rossi e la pistola puntata contro il commesso.
Ancora, il 10 agosto, ha svuotato le casse del market di piazza Nostra Signora di Guadalupe. I poliziotti hanno confrontato le immagini dei diversi punti vendita e le testimonianze delle vittime delineando così un primo identikit. Non solo: hanno studiato i possibili itinerari e le vie di fuga percorse dal rapinatore con i guanti rossi. Hanno quindi stretto il cerchio delle indagini intorno ai quartieri di Roma nord. Infine, si sono concentrati sul motorino utilizzato in tutte le rapine e che è stato ripreso dalle telecamere delle strade dove sono stati messo a segno i colpi. Con l'identikit disegnato dai testimoni, seguendo indizi e tracce, hanno iniziato a concentrare controlli e accertamenti alla Balduina. «Abbiamo disegnato una mappa delle rapine, seguendo passo passo l'attività criminale del bandito» spiegano gli investigatori.