Elezioni Roma, spunta Rita Dalla Chiesa: centrodestra diviso. Marchini: vado avanti

Rita Dalla Chiesa
Rita Dalla Chiesa
di Emilio Pucci
Mercoledì 10 Febbraio 2016, 08:44 - Ultimo agg. 12:24
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Nel centrodestra spunta l'idea Dalla Chiesa per il Campidoglio. Giorgia Meloni prima ha lanciato la candidatura di Rampelli: «Perché Borgonzoni sì a Bologna e lui no a Roma? Non abbiamo certo complessi di inferiorità». Al no di Berlusconi e Salvini allora la presidente Fdi ha sparigliato le carte. E ha messo sul tavolo due candidature: Simonetta Matone, oggi sostituto procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Roma, per 17 anni pm per il Tribunale dei Minori e in passato capo di gabinetto del Ministro Mara Carfagna.


E in seconda battuta proprio la figlia del generale Carlo Alberto ucciso dalla mafia, sorella dell'ex deputato Nando candidato sindaco del centrosinistra nel '93 a Milano. Ed è proprio sul secondo nome che Berlusconi non ha chiuso del tutto, anche se continua a insistere su Bertolaso. Ieri sera, alla cena con i coordinatori regionali di FI il Cavaliere ha detto di aver sentito l'ex capo della Protezione civile e ha assicurato che la candidatura è in via di definizione.
 
LE POSIZIONI
Dalla Chiesa e il Cavaliere si sono sentiti al telefono. La conduttrice tv, volto per anni della trasmissione Forum, per ora afferma di «non aver deciso». «Ringrazio per la fiducia - ha premesso al Tg1 - nei prossimi giorni dovrò incontrare Berlusconi e Meloni, e poi vedremo. Credo che Roma meriti il massimo rispetto e il massimo amore». Oggi Berlusconi, Meloni e Salvini torneranno a vedersi per ratificare l'accordo.

Con quest'ultimo che non avrebbe fatto salti di gioia, senza però affossare l'ipotesi Dalla Chiesa: «Può essere - ha confidato ai suoi - una buona pista, se non si trova niente di meglio è una valida possibilità». «Le alchimie partitiche non mi appassionano, lascio ad altri il gioco dei veti», taglia corto Marchini, «il civismo - aggiunge - non è contro la politica ma è la sola linfa che può ossigenarla». Dunque da parte del candidato civico nessun passo indietro: «Voglio con grande determinazione dare voce a quei romani liberi e forti che non si riconoscono nel Pd e nel Movimento 5 Stelle».

Anzi Marchini continua ad avere l'appoggio del partito azzurro. «Ci stiamo suicidando - si sfoga uno dei big di FI - a questo punto è chiaro che non c'è alcuna voglia di vincere». I capigruppo ieri sono stati ricevuti dal Cavaliere a palazzo Grazioli. Berlusconi non ha nascosto l'irritazione per le mosse di Meloni. «Non possiamo certo accettare i suoi veti. Se vuole candidarsi lei lo faccia, ma non cerchi scorciatoie».

Del resto la stessa Meloni non aveva escluso un passo avanti come extrema ratio. FI ha avanzato l'ipotesi di una compensazione su altri capoluoghi di provincia, a cominciare da Latina, poi la stessa presidente Fdi ha tirato fuori il colpo a sorpresa. «Dalla Chiesa dovrà incontrare anche noi», ha messo le mani avanti il leader del Carroccio che nel frattempo ha dato il via libera definitivo su Parisi a Milano, senza nascondere ai fedelissimi il disappunto per i tentennamenti del Cav.

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