Mafia Capitale, i prestanome del Nero,
due società per riciclare tesoro della mafia

Mafia Capitale, i prestanome del Nero, due società per riciclare tesoro della mafia
di Valentina Errante
Martedì 9 Dicembre 2014, 05:53 - Ultimo agg. 08:36
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Non erano solo i colletti bianchi a portare i soldi Oltralpe. Il riciclaggio della holding criminale guidata da Massimo Carminati era ad ampio raggio: le società edili, i ristoranti, i palazzi nella capitale, l'operazione immobiliare da sei milioni e mezzo di euro per acquistare un convento sul litorale, ma il ”Nero” e i suoi puntavano anche all'estero.

A San Marino e nelle società lussemburghesi. Le operazioni avvengono attraverso imprenditori e manager legati a Marco Iannilli, il commercialista considerato organico all'organizzazione, e Fabrizio Franco Testa, arrestato martedì scorso. Al centro degli accertamenti sono finite la Zenith srl, società di diritto lussemburghese, e la Fides project finance, con sede a San Marino, nella quale risulta avere avuto un ruolo anche Alessandro Febraretti, patron della catena di negozi di elettrodomestici Trony.



SAN MARINO Le indagini dei carabinieri del Ros e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dai pm Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli, si sono concentrate sulla società di diritto sanmarinese Fidens project Finance sa, dopo una serie di segnalazioni arrivate da Bankitalia su movimentazioni sospette. Ma anche dopo alcune intercettazioni telefoniche. Gli accertamenti riguardano le transazioni finanziarie del commercialista Paolo Luigi Proteo, di Testa e il ruolo del promotore finanziario Filippo De Angelis. E' il 13 dicembre 2012 quando De Angelis, chiamato da Testa ”il banchiere”, incontra Carminati. E' al broker che Testa ha affidato la gestione di 250 mila euro e un milione di euro in obbligazioni. Per Salvatore Buzzi, re delle coop, è l'uomo che avrebbe potuto fornire sostegno alle cooperative sociali. Le autorità sanmarinesi hanno già confermato alla procura i rapporti ancora esistenti tra la Fidens e De Angelis (che negli anni scorsi ne è anche stato presidente) con la società, senza però chiarire l'attuale natura dei negoziati. Gli investigatori attendono adesso ulteriori informazioni.



LUSSEMBURGO Le verifiche riguardano anche la “Zenith Rail” «soggetto giuridico lussemburghese, poi trasferita in Italia come “Zenith srl”, che si occupa di locazioni immobiliari e ha sede presso lo studio del commercialista Luigi Proteo a Roma». È Testa, intercettato dal Ros che dice a una donna: «Certo, la società è mia, ti danno il mio nome perché io l'ho scudata». Annotano i carabinieri: «La Zenith srl è stata creata per far rientrare i capitali dal Lussemburgo», tutta la documentazione sui soggetti che hanno autorizzato movimentazioni di capitali o che ne hanno beneficiato è già stata acquisita.



IL CONVENTO E' il 29 ottobre 2012 quando i carabinieri ascoltano una telefonata tra Massimo Carminati e Daniele Pulcini «Mi hanno detto che si può procedere con voi, in quel modo va bene», dice il ”Nero”. E' il 10 novembre, a tre giorni da un incontro tra Carminati Buzzi e Pulcini che gli investigatori sentono parlare del progetto santa Marinella. E' Stefano Massimi, imprenditore legato a Iannilli, a discuterne. «Io c'ho il mio gruppo, poi c'ho Pulcini», dice. L'affare da 6 milioni e 500mila euro riguarda l'acquisto di un convento a Santa Marinella. Ma il giro di soldi per quel business vale almeno il doppio. I militari da tempo intercettano Massimi, la procura ha un lunghissimo report di Bankitalia su di lui.



A cominciare da una segnalazione del '99, quando preleva 435 milioni di vecchie lire per conto della società ”Amc”. Massimi tratta l'affare con fra' Giorgio. E i pm sollecitano i carabinieri ad acquisire ulteriori elementi «sugli affari e la natura sottostanti i rapporti tra Daniele Pulcini, Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, anche in considerazione delle trattative in atto per l'ingente investimento di 6,5 milioni di euro (operazione complessiva di 13-14 milioni di euro) che sta curando Stefano Massimi unitamente allo stesso Pulcini (entrambi in contatto con Massimo Carminati) per l'acquisizione del convento e annessi terreni nel Comune di Santa Marinella, località Santa Severa».



Nel dicembre 2012, gli inquirenti tengono sotto controllo le conversazioni di Massimi, quando sentono che programma un viaggio in Francia. «Insieme a Roberto Di Giorgio si sono recati in Francia e dopo aver pernottato in un albergo di Mentone si sono spostati in territorio monegasco. Le attività investigative hanno consentito di acclarare che gli indagati si recheranno a Nizza, lunedì 17 dicembre, con un treno in partenza da Roma verosimilmente per raggiungere un istituto di credito in fase di individuazione».