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L'eterna sfida del non progresso
Trent'anni di sperpero di risorse pubbliche, progetti di rigenerazione mai realizzati, bonifiche mai partite, fallimenti su fallimenti. Bagnoli è il buco nero della città, il luogo dove i verbi vengono declinati solo al futuro: faremo, vedremo, diremo. Lunedì scorso l'area dell'ex cittadella siderurgica è tornata al centro del dibattito in consiglio comunale. Manfredi vuole realizzare una grande "Piazza a mare" nel luogo dove bruciò Città della Scienza. E con Città della Scienza una certa idea di città che guarda al futuro, tra mille spinte che vorrebbero ricacciarla indietro.
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Strade, quei segnali "ombra"
Dopo una lunga sofferenza, sono mancate all’affetto della città le vecchie, care strisce pedonali.
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Legalità, la spinta del prefetto
Tolleranza zero contro evasione e dispersione scolastica. E applicazione del principio di responsabilità per imprimere un’accelerazione a segnalazioni e denunce, che troppo spesso restano lettera morta. Con una circolare inviata ai sindaci, il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, traccia la nuova rotta da seguire sulla scia del decreto Caivano. Si riduce il tempo di tolleranza tra la segnalazione e la denuncia dei singoli casi. Se prima si arrivava anche ad attendere un mese, adesso il termine è di sette giorni. Poi scatterà la linea dura nei confronti delle famiglie. Un’iniziativa concreta per diffondere a tutti i livelli la cultura della legalità.
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L'imbuto di piazza Municipio
Complimenti vivissimi, e una calorosa stretta di mano, alle diaboliche menti di Palazzo San Giacomo che sono riusciti a trasformare Piazza Municipio in un incubo a cielo aperto, costringendo gli automobilisti diretti verso il Centro a immettersi nell’imbuto di via Medina. Ormai da mesi, chi volesse svoltare a destra per evitare il suddetto imbuto può scegliere di immettersi in via Acton ma in direzione della Galleria, per poi risalire verso via Cristoforo Colombo e via Nuova Marina, allungando così di molto il tragitto. Piazza bella piazza, enorme, metafisica e stralunata: ormai più surreale di un quadro di De Chirico.