Permessi 104 per non lavorare:
dieci dipendenti sospesi dalla Sita

Permessi 104 per non lavorare: dieci dipendenti sospesi dalla Sita
di Carmen Incisivo
Sabato 30 Luglio 2016, 08:40 - Ultimo agg. 11:07
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In dieci rischiano di essere licenziati, ventiquattro invece sono sorvegliati speciali. Lo scandalo che coinvolge lavoratori infedeli, questa volta non riguarda la pubblica amministrazione ma un’azienda privata che da decenni assicura importanti servizi di trasporto pubblico locale in tutto il sud Italia. Dieci dipendenti di Sita Sud - distaccamento di Salerno - rischiano oggi di perdere il posto di lavoro per non aver rispettato ciò che la legge impone in merito all’utilizzo dei permessi accordati dalla legge 104 che consente, a chi ne ha bisogno, di non recarsi al lavoro per un certo numero di ore in un mese, in modo da poter assistere un malato grave appartenente al proprio nucleo familiare o comunque non autosufficiente.

La vera e propria “permessopoli” è stata scoperta solo qualche giorno fa, venuta fuori grazie ad accertamenti che l’azienda ha avviato nelle scorse settimane per capire se ci fossero dipendenti che utilizzavano in maniera difforme permessi che dovrebbero essere esclusivamente dedicati all’assistenza domiciliare di malati gravi o persone che non siano autosufficienti nell’ambito del nucleo familiare. Questa raffica di accertamenti nasce da una recente pronuncia della Corte di Cassazione che stabilisce che chi utilizza i permessi per finalità estranee a quelle di assistenza familiare, può essere soggetto a un licenziamento per giusta causa perché oltre a essere infedele nei confronti dell’azienda, perpetra anche un danno erariale a carico dell’Inps che paga i permessi e dell’azienda che è costretta a sostituirlo nelle ore di assenza, pagando straordinari a dipendenti che svolgono ore aggiuntive di lavoro.
Inoltre, per poter accertare la correttezza della condotta dei propri dipendenti in merito all’utilizzo dei permessi, l’azienda può ricorrere ai servizi di agenzie di investigazioni. Questa possibilità è stata sfruttata da Sita che nelle scorse settimane aveva anche avvisato - attraverso la regolare emissione di un ordine di servizio - delle novità introdotte da uno degli ultimi pronunciamenti della Corte di Cassazione. Avvertimento che è stato preso sotto gamba e che, alcune settimane dopo, si è trasformato in una sospensione dal posto di lavoro per dieci persone. I dipendenti che in Sita a Salerno usufruiscono dei benefici che la legge contempla per l’assistenza familiare sono circa 34. Secondo indiscrezioni, tutti sono stato sottoposti ad accertamenti di questo tipo, ma solo in dieci avrebbero dato riscontri positivi avviando la macchina che quasi certamente porterà al licenziamento.

Lo statuto aziendale non prevede però il licenziamento in tronco: i dieci infedeli sono infatti stati sospesi dal servizio per alcuni giorni che dovranno anche servire a produrre una sorta di memoria difensiva o di giustificazione per comportamenti giudicati scorretti. Dopo aver analizzato la difesa dei singoli casi, l’azienda prenderà una decisione sul loro futuro occupazionale anche se, almeno al momento, sembra che per le persone coinvolte non ci siano molte speranze di conservare il posto di lavoro.
 
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