TRAMONTI. «Alcuni dei racconti sono risultati di influenze esterne, falsi ricordi», se messi in relazione con alcune delle posizioni. Questo quanto viene riportato nella consulenza del gup, acquisita giorni fa dalle parti, nel processo che vede imputate quattro persone per violenza sessuale e abusi nei riguardi di una bambina di 10 anni. Gli imputati sono il padre, la madre, il fratellastro e la moglie di quest'ultimo. Lo stesso ragionamento è stato fatto dal consulente della difesa, sentito dai giudici, durante l'udienza a porte chiuse celebrata al tribunale di Salerno. «La modalità di rievocazione del ricordo lascia pensare che la bambina abbia codificato e consolidato il comportamento paterno, ma che nel tempo siano intervenute influenze esterne che hanno determinato un richiamo differente su altre persone e altri contesti (falso ricordo)». La vittima presunta dell'intera inchiesta era stata sentita almeno tre volte, delle quali una durante un incidente probatorio.
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Alcuni dei suoi ricordi, tuttavia, sarebbero "contraddittori", in riferimento ad almeno due imputati, parenti alla lontana. «La lettura del pensiero - si leggeva nella consulenza - è povero, con una lettura indotta non sempre ad una realtà chiara».