«Armi per finalità terroristiche»: ma non ci sono prove, prosciolto ventunenne sudanese

Fasciclo d'indagine alla Procura di Nocera Inferiore
Fasciclo d'indagine alla Procura di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Sabato 20 Febbraio 2016, 12:19 - Ultimo agg. 13:30
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Fu accusato di custodire una serie di armi con «finalità terroristiche», tra le quali un machete, un kalashnikov e varie munizioni. Ma la procura non ha trovato prove a sufficienza, optando per un’archiviazione. Il protagonista è Essam Mohamed Al Wakil, ragazzo sudanese di appena 21 anni, arrestato lo scorso luglio a C.S. Giorgio mentre tentava di entrare in un appartamento, insieme ad altre due persone che riuscirono a fuggire.

Per quell’episodio fu arrestato e processato, con una condanna durissima in primo grado di oltre 3 anni. Nel mentre però, la procura di Nocera Inferiore aveva informato la sezione Antiterrorismo della Dda di Salerno, per una serie di foto tessere rinvenute in tasca del giovane, che ritraevano uomini e donne di nazionalità araba. L’indagine parallela fu condotta dal sostituto Rocco Alfano, che apprese dal 21enne - interrogato in carcere - diverse informazioni sul suo conto. Essam raccontò di aver vissuto in Libia e di essersi poi imbarcato per l’Italia grazie ad “alcune conoscenze”. Avrebbe pagato 1500 euro, partendo dalla città di Zuara, per poi giungere a Salerno. Qui sarebbe rimasto «chiuso in un appartamento insieme ad altre persone» per un lungo periodo di tempo.

Difeso dagli avvocati Giovanna Ventre e Alfonso Sarno, Essam aveva con se durante l’arresto anche due schede di memoria Sd, al cui interno furono rinvenute foto di armi (che gli valsero le contestazioni sulla legge per il terrorismo) e un breve video, che riproduceva scene di guerriglia. Sull’identità delle persone immortalate nelle foto, disse che non erano altro che «conoscenti dei quali voleva mantenere il ricordo». Giudicato in Appello, con una pena rimodulata in violazione di domicilio a 10 mesi, il giovane è stato scarcerato.
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