Authority unica, spunta l’ipotesi
di un commissario per la transizione

Authority unica, spunta l’ipotesi di un commissario per la transizione
di Diletta Turco
Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:27
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Un commissario. È questa l’unica soluzione possibile per l’autorità portuale di Salerno. Un commissario che gestisca le attività dell’infrastruttura salernitani nei mesi di transizione prima del passaggio definitivo al nuovo sistema di autorità di sistema. Il motivo non è di natura politica, o nemmeno una questione di poltrone. Il vulnus viene proprio dal testo del decreto Delrio con cui si dà il via alla riforma delle autorità. Questo perché, negli articoli che compongono il decreto, viene sì descritto punto per punto il passaggio dalla attuali autorità locali alle future realtà accorpate, ma manca un riferimento normativo che definisca quale dovrà essere l’organo che dovrà gestire i porti – come, appunto Salerno – che hanno chiesto ed ottenuto la moratoria del passaggio fino a un massimo di 36 mesi. Ecco allora che a Salerno si creerebbe una vacatio gestionale. Perché, e questa è l’unica cosa certa, quando la riforma entrerà in vigore l’attuale sistema di gestione cadrà automaticamente. Compresa la presidenza di Andrea Annunziata. Non è quindi pensabile di avere realtà importanti, come quella salernitana, senza un timoniere proprio nei mesi più delicati, e cioè quelli del “congelamento” della riforma. L’unico modo per uscire da quest’impasse, allora, sarebbe la nomina di un commissario. Sempre in attesa che, con un altro decreto ministeriale specifico, da Roma arrivi poi anche la composizione di quello che sarà il comitato di rappresentanti del porto locale. Un altro iter che potrebbe avere tempi mediamente lunghi, anche perché per la nomina del comitato salernitano ci sarà la necessità dell’intesa tra governo e Regione. Ovviamente, questa ulteriore fase sarà successiva all’ufficializzazione dei comitati di gestione dei porti che diventeranno sede delle autorità di sistema.
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