È questo ciò che è avvenuto a Nicola Bevilacqua, autotrasportatore battipagliese, che senza neanche rendersene conto ha salvato la vita di sette persone. La vicenda risale a gennaio dello scorso anno, ma è stata portata alla ribalta solo oggi da Italia2Tv: «Mi trovato fra Caianello e Capua per salire a Bergamo - racconta Nicola, che lavora per un'azienda di trasporti di Pontecagnano Faiano - a un tratto ho notato qualcosa di anomalo, una foschia, e, nello stesso momento, mi ha sorpassato un'auto rossa». Sono stati attimi concitati, pochi istanti sufficienti affinché l'automobile che aveva appena sorpassato il camion di Nicola finisse contro un'altra automobile appena coinvolta in un tamponamento. Tre automobili sono state coinvolte nell'incidente, una addirittura cappottata, finite tutte al centro della carreggiata e, dunque, esposte al rischio di essere travolte nuovamente dai veicoli che sopraggiungevano. «Istintivamente ho messo le quattro frecce - ricorda il trasportatore battipagliese - mi sono messo col camion di traverso e ho avvisato tutti gli altri camionisti che viaggiavano a circa un chilometro da me».
Un gesto fatto quasi senza rendersene conto, ma che ha finito col trasformarsi in un vero e proprio atto di eroismo. Grazie a questo, infatti, le sette persone coinvolte nel sinistro - fra cui due bambini, rispettivamente di uno e cinque anni - sono stati salvati da un esito ben più grave. Nicola, tuttavia, rigetta l'appellativo di eroe. Anzi, lo stesso autotrasportatore tiene a difendere la categoria dai continui attacchi verso i camionisti: «Troppo spesso siamo visti come i bisonti della strada - conclude - mentre spesso è molto più pericolosa un automobilista che non sa comportarsi con un camion».