Battipaglia, il sindaco all'Antimafia:
«Corruzione in Comune, datemi una mano»

Battipaglia, il sindaco all'Antimafia: «Corruzione in Comune, datemi una mano»
di Marco DI Bello
Giovedì 28 Luglio 2016, 08:01 - Ultimo agg. 18:17
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Battipaglia. Battipaglia ancora all’attenzione della commissione parlamentare Antimafia. Ieri pomeriggio, il sindaco Cecilia Francese è stato ascoltato dall’organismo parlamentare presieduto dall’onorevole Rosy Bindi. Accorato l’appello di Francese: «Se volete che vada avanti, dovete darmi una mano a cambiare delle figure dirigenziali».
Dopo lo scioglimento e il conseguente commissariamento per infiltrazioni camorristiche, dopo la vicenda impresentabili e la lettera minatoria al sindaco, la commissione Antimafia continua a mantenere alta l’attenzione sul comune di Battipaglia. Ieri pomeriggio, la prima cittadina è stata ricevuta a Palazzo San Macuto per essere ascoltata dall’organismo parlamentare.

Non prima, però, che il presidente Bindi e i membri della commissione avessero proceduto all’audizione dell’ex presidente della commissione straordinaria che per due anni ha guidato la città, il vice prefetto Gerlando Iorio. Punto focale dell’audizione di Cecilia Francese, invece, è stata la richiesta d’aiuto da parte del sindaco di Battipaglia per la riorganizzazione della macchina comunale. Non è un mistero, infatti, che l’amministrazione Francese abbia in mente l’avvicendamento alla guida di due settori nevralgici del comune. Si tratta del Settore Tecnico, attualmente guidato dall’ingegnere Pasquale Angione, e del Settore Finanziario, condotto dal dottor Giuseppe Ragone: «Il problema, e la stessa relazione dei commissari lo mette in luce, è cambiare queste figure - ha detto la prima cittadina - è vero che siamo in pre-dissesto, ma vorrei che ce lo consentiste». L’intento dell’amministrazione, infatti, è quello di avvalersi dell’articolo 110 del decreto del 24 giugno 2015. Si tratta di misure speciali adottate dal Ministero degli Interni esplicitamente per i comuni sciolti per infiltrazione camorristica. Al fine di favorire il risanamento dell’Ente, infatti, il decreto consente di assumere a tempo determinato fino a tre dirigenti.
 
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