Battipaglia, ville comunali e parchi
​tra degrado e speranze

Battipaglia, ville comunali e parchi tra degrado e speranze
di Marco Di Bello
Lunedì 29 Maggio 2017, 08:59 - Ultimo agg. 10:55
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C’è chi, nonostante tutto, si ostina a definirle ville comunali. Eppure, quegli spazi verdi che dovrebbero rappresentare il polmone verde della città di Battipaglia, ormai, sono tutto fuorché questo. Sono, anzitutto, un ricettacolo di immondizia come dimostrano le decine e decine di fotografie che si trovano sui canali social più frequentati dai battipagliesi. Sul gruppo “Sei di Battipaglia… il vero”, tanto per citarne uno, con regolarità vengono pubblicate le immagini del degrado che si accumula nelle ville comunali. Peggio ancora, però, quando i parchi cittadini diventano luoghi estremamente insicuri, perché lasciati all’incuria e senza alcun controllo.



Villa comunale di via Domodossola. Solo sabato scorso, dopo mesi di polemiche, nella villa comunale “E. M. Longo” (peraltro, fratello del consigliere di Forza Italia, Valerio Longo) è stata effettuata la pulizia. Gli operatori della Multyservices hanno lavorato per ore, raccogliendo decine di sacchi dell’immondizia. Alla fine, almeno in parte, il parco battipagliese ha preso nuovamente le sembianze di un luogo confortevole. Resta ancora molto da fare, però. Prima di tutto per la sicurezza. Non è raro, per esempio, che la villa comunale resti aperta di notte. Un valido alibi per i vandali, che, favoriti dalle tenebre, penetrano nel parco facendo scempio degli arredi urbani. È anche a causa di questo che, ormai, del piccolo parco playground (le giostrine dei più piccoli) non è rimasto nulla. Ed è sempre per questo che, sugli argini del fiume Tusciano, che attraversa la villa comunale, si trova ogni genere di immondizia. Non manca, nulla, persino vecchi cerchioni di automobile. Lo sanno bene i frequentatori assidui della villa comunale: «Adesso è pulita, fino a qualche giorno fa c’era l’erba alta un metro – spiegano – ma c’è ancora da fare molto». È il caso di un albero ormai morto, che giace riverso su un pendio, adagiato sulla panchina in cemento che costeggia il lungofiume.



E, sempre a proposito di lungofiume, resta preoccupante la situazione dell’argine. Nella parte più interna della villa comunale, infatti, il progressivo cedimento di questo ha ormai fatto saltare le mattonelle, creando una grave situazione di pericolo non segnalata.

Villa comunale di via Belvedere. Se la situazione in via Domodossola è grave, ancora peggio appare nella villa comunale di via Belvedere. In quello che è il parco storico della città, sin dall’ingresso è chiaro il degrado. Subito dopo aver varcato il cancello principale, una serie di piante malaticce accoglie i frequentatori. Questa, però, rappresenta la situazione meno grave. Basta voltarsi intorno per capire che quello che di giorno è un parco, di notte diventa la dimora di senza tetto. Lasciando perdere i campi di calcio e pallacanestro, ormai distrutti dall’incuria, i segni della permanenza di senza tetto si trovano in un capanno. Già dato alle fiamme alcuni mesi fa, il capanno è oggi senza porta. All’interno un giaciglio, utilizzato di recente da qualcuno e, forse, ancora in uso.



All’interno del parco, poi, numerosi sono gli immigrati che vengono a trascorrere del tempo. C’è Mohammed, che aspetta altri ragazzi per giocare a calcio, e Assan che prova a spiegare la bellezza del Ramadan. Proprio nel parco, il prossimo 25 giugno, si svolgerà la cerimonia dell’Id al-fitr, la fine del digiuno. Intorno, però, immondizia e degrado la fanno da padrone. Persino i servizi igienici sono chiusi con del nastro, mentre le giostrine per i bambini vengono utilizzate dai padroni di cani, per le sgambate dei loro quadrupedi.

La posizione dell’Amministrazione. Per cercare di risollevare la situazione dei parchi battipagliesi, il Comune sta procedendo all’affidamento esterno.
Già agli inizi d’aprile, il Comune ha dichiarato conclusa la selezione degli affidatari delle ville comunali. In particolare, per quanto riguarda la villa comunale di via Domodossola, questa dovrebbe essere affidata alla Delfino srl. Si tratta di una società, che, stando alla propria pagina Facebook, si occupa di servizi ausiliari e fiduciari alle imprese. Al contrario, la villa comunale di via Belvedere dovrebbe essere affidata a Tecnoscuola srl. Si tratta di un ente di formazione professionale, accreditato dalla Regione Campania. In questo modo, l’Amministrazione spera di porre rimedio a una situazione che ormai dura da troppo tempo.

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