Giffoni, chiusa nella gabbia del cane
e violentata dal compagno

Giffoni, chiusa nella gabbia del cane e violentata dal compagno
di Viviana De Vita
Giovedì 2 Febbraio 2017, 06:00 - Ultimo agg. 08:32
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GIFFONI - Rinchiusa nella gabbia del cane, costretta a giacere tra gli escrementi dell’animale, picchiata, violentata, minacciata di morte, torturata fisicamente con le sigarette spente sul suo corpo e obbligata a consegnare al suo uomo tutti i soldi che aveva. Un calvario senza fine per una 50enne di Giffoni che, dopo aver tanto subito, ha trovato il coraggio di trascinare il suo ex convivente in un’aula di tribunale. 

M.D.A., 44 anni di Giffoni, rischia il rinvio a giudizio per le pesantissime accuse di violenza sessuale, maltrattamento, estorsione, stalking, minaccia e ingiuria. La donna, che si è costituita parte civile, ha voluto presenziare all’udienza preliminare, apertasi ieri davanti al gup del tribunale di Salerno Elisabetta Boccassini, poi aggiornata al prossimo 7 giugno quando, dopo l’arringa del legale dell’imputato, l’avvocato Paolo Toscano, arriverà la decisione del giudice. 

Raccapriccianti i particolari confluiti nel fascicolo d’indagine, apertosi in seguito alla denuncia della vittima. Il calvario sarebbe cominciato nel 2013 quando la donna, separata, intrecciò una relazione con il 44enne di Giffoni. I problemi sarebbero cominciati già all’inizio del rapporto.

L’uomo, abbandonati gli inziali atteggiamenti gentili, avrebbe ben presto rivelato la sua vera personalità, trascinando la donna in un tunnel senza uscita. Il 44enne pretendeva che fosse la sua compagna ad addossarsi le rate di un mutuo intestato alla madre, ma acceso ad unico vantaggio dell’imputato. Per ottenere quei soldi M.D.A. sarebbe stato capace di tutto: nel fascicolo sono confluiti i ripetuti messaggi di minaccia indirizzati alla donna per costringerla a pagare. A ciò si uniscono le minacce di morte e le violenze anche di natura sessuale. 


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