Donna morta a Pertosa, l’ipotesi:
investita da un mezzo agricolo

Donna morta a Pertosa, l’ipotesi: investita da un mezzo agricolo
di ​Pasquale Sorrentino
Martedì 31 Maggio 2016, 06:55
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PERTOSA. Graffi sulla schiena, sui talloni, su diverse zone della parte posteriore del corpo. Questo trapela – anche se non confermato dagli inquirenti che hanno le bocche cucite - dai primi esami sul corpo di Isabella Panzella, la 69enne di Pertosa, trovata priva di vita lungo la Ss19. E questo particolare potrebbe essere la chiave per capire come sia morta la pensionata. Un giallo che piega sempre di più verso la soluzione del pirata della strada (con trascinamento del corpo e conseguenti ferite sul dorso) anche se restano numerosi dubbi e diversi quesiti da risolvere da parte dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina guidati dal capitano Emanuele Corda che stanno portando avanti le indagini condotte dal pm Francesca Fresch. 
Si attende l’autopsia, che è slittata a questa mattina nell’ospedale di Polla, per aver maggiori chiarimenti sulle cause del decesso dell’anziana. Gli inquirenti sin dalla scoperta del cadavere, avvenuta intorno alle 5.50 di domenica mattina, hanno ascoltato vicini, parenti e il compagno per cercare di ricostruire le ultime ore di vita di Isabella Panzella. E per cercare di comprendere se si fosse trattato di un tragico incidente stradale o di un atto violento. Questa seconda tesi è stata messa da parte nella tarda serata di domenica con gli inquirenti che hanno sottolineato in base all’esame esterno del corpo di «non aver evidenziato lesioni compatibili con un’azione violenta». 
Ed ecco quindi che l’investimento è la tesi ritenuta più plausibile dalle forze dell’ordine. Nella mente degli inquirenti potrebbe far spazio l’idea che si sia trattato di un grosso mezzo, forse agricolo, che ha trascinato e ucciso la pensionata. Forse il conducente non si è neanche reso conto di quanto fosse accaduto. Ma i dubbi e i tasselli che per ora non tornano ci sono. Eccome. 
Il primo è capire cosa ci facesse di notte una anziana – pur considerata “borderline” e con problemi caratteriali – lungo la Ss19 a diversi chilometri da casa sua (situata nella zona alta del paese). Oltre tutto il corpo è stato trovato privo di scarpe. Una lunga passeggiata senza scarpe appare improbabile. La donna inoltre non aveva con sé nemmeno il cellulare, definito da alcuni suoi conoscenti come «oggetto inseparabile». E ancora: secondo gli inquirenti la morte dovrebbe risalire intorno all’una di notte. Dato questo che stona con il ritrovamento del corpo, avvenuto intorno alle sei e con il fatto che sono stati diversi i mezzi che hanno attraversato quel tratto di strada, il chilometro 40 della Ss19, in quell’arco di tempo (come rilevato da alcuni testimoni nei pressi del luogo della tragedia) e senza che nessuno vedesse il corpo situato proprio al centro della carreggiata.
Probabile quindi che l’orario del decesso si debba sportare un po’ più avanti. Improbabile, invece, che sia avvenuto in altro luogo. Gli investigatori quindi puntano sul pirata della strada in base alle ferite lungo la schiena e anche per i danni subiti dagli indumenti della signora, sempre nella parte posteriore. Anche se sull’asfalto non ci sono tracce di frenate, né pezzi di carrozzeria. Forse questo dato sta facendo propendere verso il mezzo agricolo di grosse dimensioni. 
La morte della donna è avvenuta – occorre aggiungere – verosimilmente per le ferite riportate alla nuca dovute all’impatto e al trascinamento sull’asfalto. Per quanto riguarda invece il profilo della vittima, in base alle testimonianze, sono emersi diversi litigi con vicini e parenti. E anche il compagno, un ottantenne di Capaccio, aveva lasciato l’abitazione della donna circa una settimana fa in seguito a un litigio. Informazione che per ora non è stata accostata al suo decesso.
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