Donna morta dopo l'intervento al Ruggi, dopo l'inchiesta il giallo: è sparita una prova importante

Donna morta dopo l'intervento al Ruggi, dopo l'inchiesta il giallo: è sparita una prova importante
di Petronilla Carillo
Venerdì 29 Aprile 2016, 11:52 - Ultimo agg. 12:36
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Il caso di Palma Casanova, la 56enne di Atrani morta tre giorni dopo l’intervento eseguito al Ruggi di Salerno per cisti ovariche in laparoscopia per una presunta lacerazione dell’intestino, si tinge di giallo. Le indagini «tecniche», affidate ai carabinieri del Nas (agli ordini del capitano Gianfranco Di Sario) avrebbero avuto nelle ultime ore una battuta di arresto perché sarebbe «sparito» un elemento di prova importante, il «sigma», ovvero una parte del tratto intestinale che sarebbe stato asportato alla donna nel corso del secondo intervento, quello di venerdì 22 aprile, quando la Casanova fu trasferita intubata alla Rianimazione del Ruggi con un addome acuto, dopo un primo soccorso da parte dei sanitari dell’ospedale di Castiglione di Ravello. Quella parte dell’intestino doveva essere analizzata per capire a cosa poteva essere legato il decesso in sala operatoria della 56enne. E fu consegnato ad un ausiliario della Rianimazione direttamente dall’anestesista del secondo intervento al quale la donna, nella serata di venerdì, fu sottoposta quando, ormai, non c’era quasi più nulla da fare per salvarle la vita. Questo reperto doveva finire in un contenitore sanitario ed messo in frigorifero in attesa di essere portato in laboratorio il lunedì mattina. Ma quando lunedì mattina è stata la stessa Procura di Salerno a chiedere quel reperto per consegnarlo ai propri periti, non è stato trovato. 
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