Il pusher presenta il figlio al clan
«Spacca la testa agli infami»

Il pusher presenta il figlio al clan «Spacca la testa agli infami»
di Petronilla Carillo
Martedì 25 Luglio 2017, 07:55 - Ultimo agg. 10:54
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«Lo sapete questo ...inc... Mimmù, Domenico lo sa, mio figlio questo qua, tiene sedici anni, lo vedete, ha sfondato la testa a Peppe ‘o cutiniello (Giuseppe Adelizzi in organico come killer al clan Maiale, ndr), il collaboratore di giustizia che ha fatto sette morti, otto, nove morti non lo so e tiene 57/58 anni e si è fatto giusto 4/5 anni di carcere, ha fatto il collaboratore, ha fatto arrestare 300 persone anche di qua (verosimilmente di Torre, ndr), va camminando per dentro il paese a Eboli, saliva a Campagna... Questo a 16 anni gli ha sfondato la testa, lo ha mandato al Cardarelli! A uno che ha fatto i morti! E noi dobbiamo vedere i pentiti dentro al paese nostro! ...inc... Peppe Danaro... Gino Marotta fanno il fumo con i pentiti».

Danilo D’Alterio è a Torre Annunziata, presenta il ragazzo agli uomini del clan da cui acquista gli stupefacenti e fa riferimento ad una delle tante aggressioni che vengono contestate alla banda di spacciatori di cui è ritenuto dagli inquirenti il promotore. D'Alterio è stato arrestato ieri nel blitz anti-droga tra Eboli e Campagna. L'aggressione è quella di Giuseppe Adelizzi, avvenuta su istigazione di Maurizio Ciancio, il quale, notato l’uomo davanti ad un supermercato, va a chiamare due complici, tra cui anche il minorenne, e insieme raggiungono la vittima. «Andiamolo a scassare - dice - salite tutti e due». Una volta intercettata la vittima lo picchiano violentemente usando anche espressioni di disprezzo: «pentito di m....questo è per tuo figlio». I poliziotti intercettano le conversazioni dei tre durante il tragitto in auto fatto per cercare Adelizzi: «Salite, salite tutti e due, parte a tutta velocità. Portiamolo finito su mio figlio, speriamo che non è scappato questo infame, quello non mi ha neanche visto. Adesso ce lo lavoriamo proprio bello, facciamogli scorrere sangue da tutte le parti, sopra a mamma, a cazzottoni qua...».

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