Edilizia popolare, spariti
i soldi della cooperativa

Edilizia popolare, spariti i soldi della cooperativa
di Petronilla Carillo
Sabato 30 Luglio 2016, 08:41 - Ultimo agg. 11:08
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False comunicazioni sociali, appropriazione indebita e, per uno dei cinque indagati, anche oltraggio, violenza privata e percosse a pubblico ufficiale. Accuse pesanti quelle rivolte dal sostituto procuratore Silvio Marco Guarriello al presidente del consiglio di amministrazione, ad alcuni consiglieri e al revisore legale della società cooperativa edilizia San Matteo il cui oggetto sociale è la realizzazione di edilizia popolare a Salerno, in particolare a Sant’Eustachio e Chiuciano di Capezzano. Secondo l’accusa, dunque, si sarebbero fatti dare soldi dai soci della coop per «dirottarli» verso altre iniziative private, usufruendone loro tutti i benefici economici. La quota individuata, secondo la Procura, si aggirerebbe (almeno) intorno ai 200mila euro.

Questi comportamenti amministrativi illeciti, secondo la Procura, sarebbero messi in atto per oltre un decennio. Accuse dalle quali dovranno ora difendersi Gerardo Lamberti, presidente del CdA; Gennaro Di Giacomo e Vittorio Magari, entrambi consiglieri del CdA; quindi Alberto D’Esposito, revisore legale della coop. Accuse altrettanto pesanti anche quelle rivolte Donato Pasqualucci, revisore unico della cooperativa San Matteo e quinto indagato, per aver minacciato, oltraggiato e usato violenza nei confronti di Angelo Golino, quale commissario governativo nominato nel 2014 dal direttore generale del ministero dello Sviluppo economico in sostituzione del consiglio di amministrazione. La Procura ha individuato dieci persone offese dai comportamenti illeciti, alcuni di questi hanno affidato la propria difesa all’avvocato Lucio Basco. Si tratta dei soci della cooperativa San Matteo, costretti a versare somme in eccesso come conseguenza dell’aumento dei costi delle unità abitative ma utilizzate da Lamberti, Di Giacomo, Magatti e D’Esposito per sostenere finanziariamente iniziative imprenditoriali diverse e di terzi; quindi del commissario governativo vittima di oltraggio e violenze.
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