Favori in cambio di voti,
nei guai due ex assessori cavesi

Favori in cambio di voti, nei guai due ex assessori cavesi
di Angela Trocini
Giovedì 25 Aprile 2019, 06:30 - Ultimo agg. 07:35
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Per alcune commesse pubbliche in cambio di voti il pm antimafia, Vincenzo Montemurro, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex assessore Alfonso Carleo. Nel mirino della Dda salernitana le elezioni amministrative di marzo 2010 a Cava, quando Carleo (poi assessore nelle passate amministrazioni) avrebbe offerto e promesso committenze pubbliche a Michele Russo (deceduto nel 2018), amministratore della società cooperativa «Libera». Il prossimo maggio, davanti al gup Romaniello del Tribunale di Salerno, ci sono altri 14 indagati: i dipendenti comunali Antonino Attanasio, Gianluigi Accarino e Carmine Vitale (dirigente, funzionario e geometra del IV settore) che devono rispondere di abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Secondo le accuse, l’ex assessore e i comunali coinvolti nelle indagini, abusando dei poteri d’ufficio, avrebbero consentito alla società di Russo lavori urgenti di rifacimento a un muro di sostegno di una strada, in assenza delle procedure di gara e di formale aggiudicazione dei lavori avvenuta solo a maggio 2012 mentre i lavori (per circa 41mila euro) sarebbero stati effettuati tra gennaio-febbraio 2012. Il tutto attestando falsamente (falsità ideologica) in una determina un iter istruttorio con una ricerca di mercato. Alla coop furono liquidati lavori (per 50mila euro) a prefabbricati leggeri di proprietà dell’ente. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche la funzionaria (del IV settore) Francesca Milione (detta Ivana) e l’ex assessore Napoleone Cioffi (opere pubbliche) che avrebbero omesso di redigere e inoltrare segnalazione su un illecito edilizio (terrazza coperta) commesso da un ristoratore
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