Fonderie, la mossa dei Pisano
«Il nostro piano industriale al gip»

Fonderie, la mossa dei Pisano «Il nostro piano industriale al gip»
Giovedì 20 Ottobre 2016, 15:51
2 Minuti di Lettura
SALERNO - «In queste ore si procederà alla consegna presso l'Ufficio del Gip del Tribunale di Salerno di un dettagliato ed approfondito piano industriale al fine di dimostrare la necessaria ed indispensabile riattivazione - anche parziale - dell'impianto di produzione di Fratte/Via dei Greci». A dirlo è Mario Pisano presidente delle omonime Fonderie che parla di «giustificata preoccupazione» per l'azienda e gli stessi lavoratori, «venutasi a determinare con l'Ordinanza del Gip del Tribunale di Salerno che ha confermato il sequestro dell'impianto produttivo».

Ieri gli operai, accompagnati dalle rappresentanze sindacali avevano tenuto una marcia culminata sotto Palazzo di Giustizia dove sono partiti fischi e dure contestazioni. E Il procuratore capo di Salerno, Corrado Lembo, aveva detto: «Io capisco la rabbia, lo sconcerto, il dolore delle famiglie che vivono questa situazione, ma non condivido l'aggressione verbale, ingiusta, nei confronti della magistratura che non ha fatto altro che il proprio dovere».

«L'esasperazione dei toni e delle modalità della protesta innanzi la sede del Tribunale di Salerno da parte dei lavoratori - rimarca il presidente - non sminuisce in alcun modo il rispetto e la piena fiducia della proprietà delle Fonderie nella magistratura in tutte le sue articolazioni. Ribadiamo massima disponibilità alla collaborazione nella consapevolezza che è possibile operare - come emerso dai dati Arpac relativi ai controlli effettuati ad agosto - nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale. In merito, poi, alle ragioni del mancato ricorso al Riesame (Tribunale del Riesame) rispetto al provvedimento di sequestro giudiziario da parte della Procura di Salerno, va evidenziato che non avendo ancora ottenuto, in quei giorni, i risultati ufficiali dei controlli Arpac (elemento fondamentale della strategia difensiva), si ritenne di non opporsi all'iniziativa dell'Organo Inquirente, rimanendo, comunque, fiduciosi che il rispetto dei parametri normativi avrebbe consentito in tempi brevi la riapertura dell'impianto».

«Appoggiamo la scelta di chiedere una riattivazione seppur parziale - sostiene Anselmo Botte (Cgil Salerno) - perché è l'unico modo per andare avanti in questo momento. Ieri abbiamo tenuto un incontro interlocutorio con l'azienda in merito alla mobilità e ci rincontreremo anche mercoledì prossimo. Intanto attendiamo notizie dalla Regione, alla quale abbiamo chiesto un incontro urgente, per la possibilità di attivare gli ammortizzatori sociali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA