«Big Boat»: merce rubata alle aziende
arrivano le prime quattro condanne

«Big Boat»: merce rubata alle aziende arrivano le prime quattro condanne
di Nicola Sorrentino
Sabato 22 Aprile 2017, 19:28
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NOCERA INFERIORE. Arrivano le prime condanne per la maxi inchiesta Big Boat, condotta dalla Procura di Nocera su un giro di truffe consumate a danno di piccole e grosse aziende italiane di trasporti. Giorni fa, il gup Paolo Valiante ha emesso sentenza di condanna per quattro persone, che avevano scelto il rito abbreviato a differenza del resto degli indagati, già a processo in dibattimento. Tre anni e due mesi per Salvatore Terracciano; due anni e quattro mesi per Viola Domenico; due anni e due mesi per Gerarda Giordano e quattro anni e quattro mesi per Pietro Napolano. Gli avvocati difensori erano Armando Lanzione e Andrea Miranda.

Oltre 70 le persone coinvolte nell'indagine di un paio d'anni fa, con la polizia giudiziaria a sgominare una maxi organizzazione dedita alla truffa, falso e appropriazione indebita. Il gruppo operava tra il napoletano e l’Agro nocerino. Attraverso società di trasporto fittizie con tanto di sedi legali, ottenevano commesse su tutto il territorio nazionale. Quelle società fasulle beneficiavano delle credenziali di ditte realmente esistenti e accreditate sui borsini nazionali (Teleroute, Timocom, Cargoagent), poi fornivano false referenze tramite e-mail, oltre a polizze assicurative e documenti di circolazione contraffatti. Ottenuta la merce, quest’ultima non giungeva mai ai legittimi proprietari, finendo per sparire durante il viaggio ed essere consegnata a ricettatori sparsi in tutta Italia. I danni quantificati dalle aziende hanno sfiorato i milioni di euro. Diversificati e coordinati i ruoli dei coinvolti: da chi metteva a disposizione i depositi per la merce, a chi creava imprese ad hoc per ottenere spedizioni. 
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