In calo l'incidenza dell'influenza. Sono intorno ai 14mila i salernitani messi a letto dal virus nell'ultima settimana dell'anno, circa 2mila in meno rispetto ai sette giorni precedenti. In diminuzione il numero di piccoli colpiti nella fascia 0-4 anni, circa un migliaio in meno, che passano da 2500 a 1500. In riduzione anche i bambini influenzati nella fascia 5-14 anni, che scendono intorno ai 18mila (circa 2mila in meno). Stabile l'incidenza, invece, tra gli adulti e gli anziani, per i quali si attende una crescita della curva nelle prossime settimane.
La situazione resta attenzionata, e questo non solo a causa dell'influenza stagionale, ma anche per colpa di virus para-influenzali che circolano tra la popolazione e in particolar modo tra i bambini. Spesso si tratta di virus aggressivi, con uno sviluppo di complicanze che rendono necessario il ricovero. Ma quand'è che i bambini vanno accompagnati in ospedale? Di norma questa influenza è caratterizzata da una durata piuttosto lunga, sette-otto giorni, spesso con febbre alta. Ma se non ci sono altre complicanze, è bene tenerla sotto controllo con paracetamolo e facendo bere molto i bambini. Se invece il piccolo inizia ad avere tosse persistente, se diventa inappetente o è molto giù fisicamente, è bene farlo vedere dal pediatra e se necessario va accompagnato in ospedale. Attenzione anche a non farlo tornare subito a scuola una volta sfebbrato. Quando la febbre se ne va per due o tre giorni significa che il bambino è guarito, ma deve stare comunque ancora un po' riguardato e a riposo. Solo allora potrà tornare a scuola o all'asilo ed eviterà le famose ricadute.
La risalita dei contagi Covid e la compresenza dell'influenza stagionale, quest'anno particolarmente aggressiva, giocano un ruolo importante anche nella riduzione della disponibilità dei farmaci antibiotici e antipiretici.
Se si guardano i bambini e gli over 65, c'è anche un altro virus pericoloso che circola, è quello respiratorio sinciziale. I dati mostrano un alto rischio per il sistema sanitario di essere sottoposti a pressioni severe a causa del sovrapporsi dei virus. I pediatri segnalano che nelle terapie intensive salernitane ci sono ricoveri per bronchioliti provocate proprio dal virus sinciziale. In questo periodo, dicono sempre i dati dell'Istituto superiore di sanità, l'incidenza più alta della malattia stagionale è tra i bambini da 0 a 4 anni. Seguono quelli da 5 a 14 anni. Gli adulti, quindi, sono meno colpiti, per i quali nelle prossime settimane si dovrebbe assistere a una crescita di casi. Nel caso in cui ci si ammali, il consiglio degli esperti è di trattare i sintomi con antipiretici, che aiutano a far abbassare la temperatura. No netto all'utilizzo di antibiotici: l'influenza è una malattia virale, non batterica, e per la loro assunzione è comunque necessaria una precedente valutazione del medico. Sempre su consiglio del medico, si possono assumere pure sedativi per tosse e aerosol.