Capaccio Paestum favorevole alla nuova strada di collegamento tra Piana del Sele e Cilento

Capaccio Paestum favorevole alla nuova strada di collegamento tra Piana del Sele e Cilento
di Paola Desiderio
Giovedì 21 Settembre 2017, 18:56
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L'amministrazione comunale di Capaccio Paestum dice si alla nuova bretella di collegamento tra il Cilento e la Piana del Sele «che diventerà la “la strada della Dieta Mediterranea”, un fiore all’occhiello per l’intero territorio» afferma il sindaco della Città dei Templi Franco Palumbo. Dopo le polemiche dei giorni scorsi e i no arrivati da altri amministratori locali, il primo cittadino entra a gamba tesa sull'argomento: «E’ assolutamente anacronistico ritenere che tale progetto, di una portata elevatissima sotto più profili, non rappresenti un fonte di crescita per quest’area». L'idea della Regione Campania è di realizzare una bretella di collegamento stradale alternativa alla Strada Statale 18, tra il Cilento e la Piana del Sele. Un'arteria che avrebbe soprattutto lo scopo di alleggerire il traffico sulla statale che oggi rappresenta l'unico collegamento.

«Tale progetto è importante sotto diversi punti di vista, perché in primis regolerebbe i flussi veicolari, causando meno disagi soprattutto ai residenti e consentendo alle merci prodotte nel territorio di viaggiare più speditamente verso i luoghi di consegna.  - prosegue Palumbo - Inoltre, contrariamente a quanto sostenuto da altri sul depauperamento della Statale 18, con la nascita della nuova bretella, crediamo che, liberata dal traffico dei residenti che si spostano verso i luoghi di lavoro e dalle merci che viaggiano verso i luoghi di consegna, la Statale 18 diventerebbe una vera e propria strada dell’eccellenza».

La vicesindaco con delega all’Agricoltura Teresa Palmieri e l’assessore alla Cultura, Claudio Aprea, aggiungono: «Chi la percorrerà non sarà più il residente o l’autotrasportatore, ma il turista in cerca di un viaggio emozionale che potrà iniziare già lungo l’arteria che percorrerà per raggiungere la meta finale di destinazione in quanto lungo il percorso troverà beni naturalistici, storici e archeologici oltre a imprese virtuose che eccellono nel panorama agroalimentare nazionale ed internazionale. L’unica cosa che ci permettiamo di suggerire a chi sta elaborando il progetto è di prevedere la fine della bretella in località Cerro in maniera tale da rendere il raccordo uniforme a una logica di area vasta e non di singolo comune, rafforzando ancora di più l’ampia portata del progetto. Sull’impatto ambientale, infine, ci limitiamo a dire che la nuova bretella avrà sicuramente un’incidenza meno negativa rispetto a quella che è la situazione attuale. Se usciamo dalla logica del breve periodo, questa scelta della bretella tra il Cilento e la Piana del Sele sarà vincente».
 
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