Liquami killer, il Sele diventa marrone
il Comune chiama Capitaneria e Noe

Liquami killer, il Sele diventa marrone il Comune chiama Capitaneria e Noe
di Paola Desiderio
Martedì 28 Giugno 2016, 13:10 - Ultimo agg. 13:12
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Sversamenti sospetti nel fiume Sele e l’acqua si copre di chiazze marroni. A denunciarlo, attraverso i social network, è il presidente del movimento “Vola Alto” di Capaccio Giovanni Piano che ieri ha pubblicato numerose fotografie in cui l’acqua del fiume si presentava in alcuni punti coperta di chiazze marroni, in altri di schiuma gialla. «Quello che vedete arriverà nel mare, il nostro mare Bandiera Blu» afferma Piano chiedendo che s’intervenga al più presto. Le immagini sono chiare, meno chiaro è che cosa provochi le chiazze. Già alcuni giorni fa Piano aveva pubblicato un video, realizzato dall’aeroplano, nel quale si vede una chiazza scura immettersi dal Rio Ciorlito nel Sele. Potrebbe trattarsi di liquami bufalini, scaricati illecitamente nel fiume da qualche allevamento, ma anche dei residui della lavorazione di qualche azienda o di altro ancora. Le ipotesi sono tante. «Siamo al corrente del problema e già giovedì scorso, con il consigliere Maurizio Paolillo abbiamo presentato un esposto ufficiale alla Capitaneria di porto di Salerno e ai carabinieri del Noe - spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Capaccio Paestum Crescenzio Franco - Non stiamo a guardare, quando abbiamo una segnalazione, anche attraverso facebook come in questo caso, cerchiamo di andare subito a fondo al problema. Purtroppo ci troviamo di fronte a gente scellerata, senza alcun senso civico e senza rispetto per l’ambiente».
Le immissioni di sostanze sospette nel fiume avvengono soprattutto attraverso gli affluenti, come il Rio Ciorlito e il Rio Lama. E purtroppo non è un fenomeno nuovo. Anche in passato si sono verificate immissioni di sostanze sospette nel fiume la cui provenienza non è sempre facile da stabilire. Il Sele, infatti, nasce in provincia di Avellino e attraversa diversi comuni prima di sfociare a mare, al confine tra i territori di Capaccio Paestum e Eboli. Senza contare i numerosi affluenti che vi si immettono lungo il percorso.  
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