Lite dopo una partita a carte, 55enne muore per un pugno. Assolto l'amico: «Non fu omicidio»

Lite dopo una partita a carte, 55enne muore per un pugno. Assolto l'amico: «Non fu omicidio»
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 4 Maggio 2016, 12:58 - Ultimo agg. 15:56
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SAN VALENTINO TORIO - Colpì con un pugno al volto il suo amico di giocate, che morì poco dopo, nonostante un ricovero in ospedale. I giudici lo assolvono: «Non c'è nesso tra il pugno sferrato e il decesso». Lo ha deciso la Corte d'Assise di Salerno, che ha assolto Michele Ruggiero, 55enne di San Valentino Torio accusato dell'omicidio preterintenzionale di Luigi Serino. I fatti risalgono all'agosto del 2012, quando presso un bar di San Valentino, i due amici erano intenti a giocare una partita a briscola. Qualche battuta di troppo e i due vennero alle mani, con un gruppo di presenti che faticò non poco a dividerli. Poco prima che la rissa venisse sedata, Ruggiero colpì con un pugno il volto di Serino, che ripresosi, tornò a casa in sella alla sua bicicletta. Dopo qualche minuto fu colto da un malore, all'altezza del Comune, finendo a terra. Fu trasferito al Villa Malta dI Sarno, dove morì per un arresto cardiaco.

I carabinieri della stazione locale ricostruirono l'episodio, grazie all'ascolto di diversi testimoni. La difesa aveva da sempre sostenuto che quel pugno fosse la causa decisiva per il decesso del coetaneo dell'imputato. La vittima, tuttavia, era un soggetto cardiopatico. Ora i giudici hanno ribaltato quella che era stata l'ipotesi della procura di Nocera Inferiore e del gip, che nel maggio 2015 rinviò a giudizio il 55enne. Secondo la sentenza di assoluzione, non ancora pubblica, non ci sarebbe stato «alcun nesso di casualità tra il pugno sferrato da Ruggiero e il decesso di Serino», avvenuto comunque non subito. Tale circostanza era anche contenuta in una perizia medica, agli atti del processo
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