«Infamata la Madonna delle galline»
il Comune di Pagani querela Libero

«Infamata la Madonna delle galline» il Comune di Pagani querela Libero
Sabato 5 Agosto 2017, 13:16 - Ultimo agg. 13:25
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Il Comune di Pagani querela il direttore responsabile di Libero Vittorio Feltri e una giornalista del quotidiano milanese. Nel mirino un articolo in cui il giornale attaccava «gratuitamente e inspiegabilmente», sostiene il Comune, la festa della Madonna delle Galline. 

«L’articolo pubblicato sul quotidiano Libero il giorno 5 maggio 2017 - spiega il sindaco Salvatore Bottone - ci ha lasciati attoniti e indignati, atteso che, nel testo, la giornalista, raccontando la nostra tradizione, ha totalmente travisato gli avvenimenti, deturpando l’immagine della nostra collettività, degradata ad una masnada di bruti. Testualmente, essa afferma “non si capisce perché i contadini, per ringraziare i miseri volatili, gli spezzino le ali, gli leghino le zampe e li appendano ai piedi dell’immagine della Vergine Maria per tutto il giorno, sotto il sole cocente e in mezzo al trambusto della folla in festa”. La giornalista, ancora, prosegue raccontando che dietro la Madonna segue un carro in cui volatili di diversa specie che “vengono legati uno accanto all’altro e che finiscono, per la disperazione, con il beccarsi a vicenda con violenza fino a farsi a pezzi”. Nulla di più falso. Questo solo è l’ennesimo tentativo di diffamare una festa bella come quella che si svolge nella nostra città. Ho più volte ribadito, insieme ai miei concittadini, che gli animali non vengono assolutamente torturati, e possono testimoniarlo le tantissime persone (centinaia di migliaia) che quest’anno hanno assistito alla festa e pregato davanti alla statua della Madonna portata in processione. Speculare su questa festa è una cosa ignominiosa; pertanto, in qualità di cittadini paganesi e di amministratori di questa città continueremo a difenderne le tradizioni in tutte le sedi. Non consentiremo a nessuno di denigrare la nostra storia ne tantomeno permetteremo che si dicano amenità sulle nostre origini e il nostro folclore. Adesso basta. Si dica una volta per tutte la verità».

La denuncia è stata inoltrata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, per il tramite dei militari della tenenza carabinieri di Pagani ed è stata sottoscritta dal sindaco, nonché da vari consiglieri comunali,
 
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