Maestre in servizio al Nord
torna a casa solo una su sette

Maestre in servizio al Nord torna a casa solo una su sette
di Gianluca Sollazzo
Martedì 27 Giugno 2017, 07:40 - Ultimo agg. 08:15
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Doccia gelata sulle maestre che chiedevano di avvicinarsi a Salerno dopo anni di servizio al Centro-Nord Italia. Hanno il via libera a tornare a casa solo 26 insegnanti salernitane della scuola dell’infanzia in servizio fino a quest’anno nelle regioni della Lombardia, dell’Emilia Romagna, della Toscana o del Lazio. Il bilancio della mobilità interprovinciale è beffardo, se si considera che le richiedenti a tornare a Salerno erano almeno 200. In pratica solo una maestra su 7 ce l’ha fatta a tornare a casa con trasferimento. 

La comunicazione alle insegnanti destinatarie di trasferimento è arrivata dal ministero dell’Istruzione, che ha gestito migliaia di domande di mobilità dal resto d’Italia. È stato ancora una volta il cervellone informatico a gestire le istanze di mobilità nazionale. Alla fine per le docenti salernitane c’è poco da sorridere. Su 200 maestre di Salerno assunte negli anni scorsi lontano dalla provincia di residenza e che erano in attesa da anni dello sblocco della mobilità, almeno il 70% risultava assegnato nelle scuole della Lombardia, della Emilia Romagna e della Toscana. Alla fine solo 26 di loro sono riuscite a strappare l’agognato trasferimento interprovinciale, mentre per le restanti insegnanti non è arrivata alcuna comunicazione positiva. Spulciando tra i bollettini dei trasferimenti diramati dall’amministrazione scolastica di via Monticelli, si evince che tra i 26 trasferimenti interprovinciali in entrata a Salerno spiccano i nominativi di 9 maestre titolari a Roma, di 6 titolari a Firenze, di 2 titolari a Milano, di 3 titolari a Lucca, di 1 titolare a Mantova, Latina, Pavia. Solo il 21% delle domande di trasferimento delle maestre salernitane è stato accettato dal cervellone del Miur. 
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