Sarno, l'allarme degli scienziati:
«È il pentagono della morte»

Sarno, l'allarme degli scienziati: «È il pentagono della morte»
di Nello Ferrigno
Giovedì 4 Ottobre 2018, 09:01 - Ultimo agg. 09:29
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Da «pentagono della morte» a «grande crimine contro la natura». Non manca la fantasia ai ricercatori che hanno coniato questi termini per indicare il degrado del bacino del fiume Sarno. Ma anche le classifiche sono impietose. E' stato segnalato tra i 20 fiumi più inquinati del mondo. Durante i lavori della conferenza sui fiumi meno salubri del pianeta, tenutasi a New York, il Sarno è stato classificato al sesto posto per livello di inquinamento.

Nelle sue acque e in quelli degli affluenti, secondo il Cnr, c'è di tutto, cadmio, piombo, arsenico, pesticidi. E perfino cocaina come scrive nel 2015 in un suo trattato il professore Charley Cameron. Secondo molti scienziati italiani e stranieri il mix di inquinanti ha provocato nel corso degli anni un aumento tra gli abitanti del bacino idrografico diverse malattie, dalle cardio respiratorie alle tumorali. Ed oggi c'è il timore di mutazioni genetiche come evidenziato in una tesi di dottorato di ricerca del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Napoli secondo il quale «sono in atto delle trasformazioni morfologiche nelle rane del fiume».
 
I soggetti più a rischio sono i bambini. Il rapporto Artum del 2012 sui tumori infantili nei siti inquinati mette in evidenza come sia una «priorità di sanità pubblica la protezione dei bambini dall'esposizione non volontaria a inquinanti ambientali in quanto essi possono produrre modificazioni cellulari o molecolari che potrebbero incrementare in età adulta malattie neuro-vegetative». Anche la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause di inquinamento del fiume Sarno, costituita nel 2003, mette in evidenza come «la salute della popolazione è sottoposta a pericoli continui e non a caso nella zona esiste un tasso di malattie dell'apparato respiratorio e di malattie infettive e l'esigenza di un'indagine epidemiologica per analizzare possibili relazioni causa effetto tra inquinamento del fiume e le patologie specifiche, cosa che nessun ente ha mai fatto». Lo studio propedeutico dell'Osservatorio regionale sulle neoplasie del bacino del Sarno ha messo in evidenza «gli eccessi di mortalità per malattie cardio, cerebrovascolari, respiratorio e diabete con la raccomandazione di potenziare il Registro dei Tumori». Ma c'è di più. In un articolo pubblicato nel 2014 dal Journal Envirinmental earth sciences, si legge che «tutti gli sforzi per cambiare sono ostacolati dalla burocrazia inefficiente e la presenza della criminalità organizzata».

Il presidente della commissione comunale Sanità di Nocera Inferiore, Vincenzo Stile, ha chiesto all'Inps i dati sui cittadini che hanno chiesto l'invalidità civile o l'esenzione del ticket per malattie tumorali. Ha fatto la stessa cosa all'Asl Salerno. «Il mio intento ha spiegato è di incrociare i dati per verificare se c'è un effettivo aumento dei tumori tra la popolazione e arrivare all'istituzione di un registro dei tumori locale». E' su questo e tant'altro che la procura della Repubblica ha iniziato a indagare dopo che sette associazioni hanno presentato un dossier denuncia su quello che ritengono un'emergenza mai superata. Al lavoro, che non appare certamente facile, c'è un pool coordinato dal sostituto procuratore Roberto Lenza. «Da alcuni mesi ha detto il procuratore capo Antonio Centore - abbiamo creato una specifica sezione che si occupa di reati ambientali, urbanistica e pubblica amministrazione perché spesso sono correlati». E' coordinata dal dottore Lenza e ha in forza la collega Anna Chiara Fasano e, anche se in fase di trasferimento, Daria Mafalda Cioncada. «Paghiamo lo scotto di un organico ridotto all'osso - ha precisato Centore ma non vogliamo lasciare sguarnito un ambito, quello dei reati ambientali, che in questo territorio è molto sentito per la presenza del fiume Sarno e dei suoi affluenti». Si punta, dunque, sulla specializzazione, «il modo migliore per le sfide di una criminalità che utilizza sempre più tecniche sofisticate».
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