Palinuro, autopsia sul terzo sub
«Così più vicini alla verità»

Palinuro, autopsia sul terzo sub «Così più vicini alla verità»
di Carmela Santi
Venerdì 26 Agosto 2016, 08:15 - Ultimo agg. 09:16
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Sarà eseguita questa mattina l’autopsia sul corpo di Silvio Anzola, il manager milanese deceduto venerdì scorso nella grotta della Scaletta. Il medico legale, Adamo Maiese, inizierà a lavorare di buon ora per consentire di liberare in mattina la salma e di restituirla ai familiari. Intorno alle dieci é previsto il rientro a Milano.

È toccato alla moglie effettuare presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania il riconoscimento.

Il corpo del 58enne é stato recuperato dopo sette giorni di ricerche. È stato localizzato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, che ininterrottamente hanno lavorato da venerdì mattina per restituire i corpi dei sub ai propri cari. Un lavoro lungo ed estenuante. Non sono mancati i momenti di tensione. Gli speleosub provenienti da Viterbo, Alghero e Bari, con i colleghi di Salerno diretti dal comandante Emanuele Franculli, attraverso una serie di immersioni hanno perlustrato palmo a palmo gli anfratti e i cunicoli della grotta della Scaletta, una delle più pericolose dei fondali di Palinuro. Anzola é stato ritrovato in una zona piuttosto distante dal cunicolo in cui domenica scorsa erano stati recuperati i corpi di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi. 

Dopo il decesso si è verificato un galleggiamento dovuto alla formazione di gas nel corpo del sub disperso, che lo ha condotto in una zona della grotta con il soffitto più alto, a circa 40 metri di profondità. Ieri mattina il corpo è stato estratto dalla grotta, e a bordo della motovedetta della guardia costiera é stato portato sul porto di Palinuro per raggiungere con i mezzi delle onoranze Gelbsion la sala mortuaria del San Luca. 

All’ingresso di Vallo é stata scortata dai carabinieri della locale stazione. Sin dall’inizio delle indagini il sostituto procuratore Vincenzo Palumbo sta cercando di tutelare quanto più possibile le famiglie dei tre sub. Moglie, figli, sorelle e fratelli distrutti da una tragedia immane. Con il recupero di Anzola gli investigatori avranno finalmente tutti gli elementi utili per ricostruire che cosa è realmente accaduto venerdì mattina. «Ora è possibile lavorare - dice il Procuratore Capo Giancarlo Grippo - senza i dati del computer di Anzola sarebbe stato impossibile ricostruire che cosa è accaduto venerdì mattina». Il contenuto dei computer da polso dei tre sub posti sotto sequestro sarà analizzato dalla guardia costiera. La polizia giudiziaria inizierà a lavorare a inizio settembre, subito dopo l’affidamento dell’incarico da parte del sostituto Palumbo. I risultati, probabilmente, si avranno entro un paio di mesi. Uno dei tre computer dovrà essere inviato alla casa madre. Al momento non c’è nessun iscritto nel registro degli indagati. 

«Stiamo lavorando - assicura Grippo - in attesa di avere i risultati dei computer che ci diranno solo il tragitto effettuato dai sub. Abbiamo raccolto, anche attraverso testimonianze tutti gli elementi utili all’inchiesta. É chiaro che se le indagini dovessero portarci a responsabilità da parte di uno dei sub deceduti sarà impossibile procedere. Ma c’è anche la possibilità (al momento astratta) che il lavoro di polizia giudiziaria possa evidenziare responsabilità di altre persone. 
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