Porto di Salerno, svolta con il «preclearing»: ora si punta sulla logistica

Porto di Salerno, svolta con il «preclearing»: ora si punta sulla logistica
Mercoledì 21 Gennaio 2015, 12:19 - Ultimo agg. 23:51
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Ok l'avvio delle attività di «preclearing» e attesa per «l'attivazione dei programmi di investimento sulle aree retro-portuali». E' soddisfatto il presidente dell'autorità portuale di Salerno Andrea Annunziata. Il numero uno dello scalo salernitano sottolinea come l'avvio delle attività di preclearing, attivata dal 15 gennaio, renda più snelle le operazioni di sdoganamento delle merci per tutti gli operatori portuali che vorranno usufruire delle facilitazioni introdotte dalla procedura di sdoganamento in mare delle merci. La procedura si inserisce nel quadro delle semplificazioni, basate sullo sviluppo delle procedure informatiche, portate avanti dall'Agenzia delle Dogane nell'ottica dello snellimento delle procedure doganali e di un conseguente abbattimento dei tempi di sdoganamento, in linea con le esigenze degli operatori commerciali e del mercato e si realizza grazie all'utilizzo di sistemi satellitari e di radiolocalizzazione del traffico navale disponibili presso la Capitaneria di Porto, che già garantiscono la sicurezza della navigazione. «Tale innovazione - sottolinea Annunziata - rappresenta un altro esempio dell'impegno sinergico ed intelligente di diverse Amministrazioni statali che hanno raggiunto un unico obiettivo, lo sviluppo del Porto di Salerno, con l'eliminazione di un ulteriore ostacolo al traffico commerciale, continuando così l'opera di sburocratizzazione e velocizzazione di incombenze amministrativo contabili. Velocizzare la consegna di merci è strategico sul piano della concorrenza dei nostri imprenditori su tutti i mercati del mondo». Ma la crescita del traffico commerciale nello scalo salernitano apre anche alla necessità di nuovi investimenti nella logistica integrata: «Ora - spiea Annunziata si attende la riforma della Legge 84/94 (la riforma delle autorità portuali a cui sta lavorando il ministro Lupi, ndr) e l'attivazione in tempi brevi di programmi di investimento per lo sviluppo delle aree retro-portuali coinvolgendo tutte le aree interne che, a servizio del Porto commerciale, potranno contribuire ancor più a creare nuova economia e nuova occupazione non solo per l'intera provincia». Tra i progetti che potrebbero essere messi in campo, a quanto si apprende, c'è quello di un migliore collegamento tra il porto e le aree interne industriali, come quella di Mercato San Severino che rappresenta uno dei poli dell'industria conserviera della provincia. Ipotesi in campo anche quella di una trasformazione dell'ex cava di Cernicchiara (nella zona di Salerno Porta Ovest) che potrebbe entrare nella rete della logistica portuale.
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