Primo consiglio comunale
franchi tiratori in maggioranza

Il sindaco Vincenzo Napoli e l'assessore Roberto De Luca
Il sindaco Vincenzo Napoli e l'assessore Roberto De Luca
di ​Umberto Adinolfi
Venerdì 29 Luglio 2016, 06:20 - Ultimo agg. 11:27
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Passano la variazione di bilancio e il documento di programmazione: il sindaco Enzo Napoli supera «quasi» indenne il primo esame in consiglio comunale ma è costretto a subire i veleni di una maggioranza sempre più spaccata al suo interno. Stavolta a parlare non sono stati i rumors provenienti da Palazzo Guerra, nè le «confessioni» di alcuni deluchiani delusi. Stavolta i franchi tiratori sono usciti allo scoperto, mettendo addirittura in pericolo l’elezione di Alessandro Ferrara. 

Ma andiamo con ordine. Primo consiglio ieri mattina dopo il voto delle amministrative di giugno. Alle 9.42, il segretario Menna legge l’appello dando inizio alla seduta. Assenti Felice Santoro (in convalescenza per problemi di salute) e Roberto Celano (in vacanza con la famiglia). E così, dopo il giuramento di Enzo Napoli, si procede allo scrutinio segreto per scegliere il presidente del consiglio. Operazioni veloci che altrettanto rapidamente fanno capire che aria tiri davvero all’interno del fronte deluchiano. Occorrevano 21 voti alla prima tornata (sui 31 presenti) ed alla fine Alessandro Ferrara ne conquista 22. Una vittoria che comunque lascia l’amaro in bocca a qualcuno, visto che ben 9 sono i consiglieri che non si sono allineati sul nome del prescelto (di cui almeno 4 facenti parte lo schieramento di maggioranza). 

L’atmosfera è tesa, lo si vede. A parte qualche sorriso di circostanza, si procede all’elezione del vice presidente. E qui Peppe Zitarosa di Forza Italia raccoglie 24 consensi. In aula non si respira, complice il caldo tropicale degli ultimi giorni. Si passa così all’elezione della commissione elettorale ed alla ufficializzazione delle deleghe assessorili. Poi è la volta delle commissioni consiliari (confermate le 9 già operative nella precedente consiliatura) con questa composizione: 6 consiglieri progressisti, 2 di Campania Libera, 2 della Salerno per i Giovani, 1 per i Verdi, 1 per i Moderati, 1 per i Socialisti, 1 per la Salerno di tutti, 1 per Attiva Salerno ed 1 per Forza Italia, 1 per la Nostra Libertà ed 1 per Giovani Salernitani. Ma sulle presidenze è ancora scontro. Horace Di Carlo ha rifiutato anche l’ultimo assalto di ieri mattina, mentre hanno già detto no in precedenza Antonio D’Alessio e Paki Memoli. 

Tutto dovrebbe decidersi questa mattina, anche per la contemporanea presenza a Salerno del governatore De Luca, non poco contrariato per i veleni del primo consiglio comunale. E giunge il turno di Enzo Napoli e della sua relazione programmatica, cui fanno seguito numerosi interventi dei consiglieri. A partire da Luca Sorrentino («la trasformazione urbana della città di questi anni deve essere accompagnata da un’opera forte per eliminare le periferie e dare dignità ai rioni collinari»), passando per Antonio D’Alessio (che ha ringraziato in primis i suoi elettori per il dato elettorale, rilanciando subito dopo la stesura del registro delle associazioni) e finendo al «taccuino delle idee», simpatico omaggio che il neo consigliere Leonardo Gallo ha voluto donare ai propri colleghi per «annotare i progetti e le proposte, mettendo da parte le polemiche». 
Intanto lasciavano l’aula Di Carlo, Memoli e Stasi. Si passava quindi alla relazione dell’assessore De Luca sui provvedimenti finanziari. «Stiamo viaggiando con la valigia tra le mani - ha detto De Luca - cercando partnership per i nostri eventi e nello stesso tempo siamo impegnati sul quotidiano e sui progetti per il futuro di questa città». Sul fronte conti, si registra un avanzo di amministrazione di oltre 3 milioni di euro ed un assestamento del bilancio di previsione 2016 soddisfacente. Infine le votazioni per i provvedimenti finanziari, che vengono approvati con 23 voti favorevoli, 3 contrari (Dante Santoro, Gianpaolo Lambiase e Peppe Zitarosa) e l’astensione di Antonio Cammarota.
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