Litiga col compagno e si stende in strada: lui aveva tentato di violentare la sorella

Litiga col compagno e si stende in strada: lui aveva tentato di violentare la sorella
di Francesco Faenza
Venerdì 29 Aprile 2016, 12:25 - Ultimo agg. 12:45
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Eboli. Donna romena litiga con il compagno pregiudicato. Esce di casa, urla, strepita e si stende per strada. L'episodio inquietante è avvenuto questo mattina, nei pressi dell'ex fabbrica Pezzullo. I primi a sgranare gli occhi, sono stati i vigili urbani. La sede della polizia municipale è a due passi dal sit in isterico, improvvisato dalla straniera, con i nervi a fior di pelle. Lungo la statale 18 sono arrivati i carabinieri e i medici del 118. L'intervento dei sanitari e delle forze dell'ordine è stato rapido. Come rapido è stato il traffico ad andare in tilt. Lunghe code dalla chiesa Santa Maria delle Grazie all'hotel Grazia. Automobilisti spazientiti, presto nevrotici. Clacson suonati all'inverosimile. Inquinamento ambientale e acustico da far impallidire i cinesi. 

Dopo una lunga trattativa verbale, la donna si è convinta a salire in ambulanza. Il mezzo di soccorso è ripartito a sirene spiegate, tra il giubilo degli automobilisti. I carabinieri indagano sulla scena di protesta della signora romena. Che ovviamente non collabora. Non denuncia. Nulla rivela del suo stato di alterazione nervosa. I militari dovrebbero sentire il compagno della donna. Italiano, ebolitano, pregiudicato. Già noto alle forze dell'ordine per diverse performance oltre la tolleranza del codice penale. Un mese fa, il pregiudicato venne arrestato per aver tentato di violentare la cognata. 

Che sia il malvivente la causa dell'inferno scatenato dalla compagna in strada, è tutto da dimostrare.  
Per i carabinieri non sarà facile chiudere il cerchio. Soprattutto se la donna contestatrice non racconterà la verità.
La signora romena, per adesso, è ricoverata al pronto soccorso, dove i medici le hanno somministrato le cure del caso. Nelle prossime ore, se lo stato nevrotico non passerà, la paziente sarà sottoposta a un trattamento più intensivo. Comunque vada, il caso è destinato all'archiviazione. Non c'è traccia di coraggio, nè voglia di denuncia, nell'animo della signora romena. Nelle prossime ore, chissà, uno scatto d'orgoglio o un empito femminista potrebbero aiutare gli investigatori.  
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