«Referendum, il voto a matita si cancella»
allertata la polizia, il Viminale rassicura

Immagine Newfotosud - Alessandro Garofalo
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Domenica 4 Dicembre 2016, 11:28 - Ultimo agg. 23:06
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«AVVISO PER CHI VOTA. La matita che vi forniscono per votare non è cancellabile. Portatevi una gomma da cancellare nel seggio, Votate è provate se realmente il voto non si cancella.  In caso contrario chiamate le autorità competenti e denunciate l'irregolarità di svolgimento elezioni. Condividete il messaggio. Lo stato si beffa degli ingnoranti... informiamoci ...forza!». È il messaggio inviato su WhatsApp già dalla notte prima del voto che ha portato a Napoli a chiamare la polizia. Caos all'istituto d'arte Palizzi, a Chiaia, dove qualche elettore ha fatto il test suggerito online e deciso di allertare le forze dell'ordine. Ultima polemica sul Referendum che ha già spaccato il Paese nei mesi scorsi. 

E dal Viminale arriva la rassicurazione: «Le matite cosiddette 'copiative' sono indelebili - così come, tra l'altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 - e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale». Il ministero dell'Interno spiega in una nota: «In media ogni anno, ne acquistiamo un certo numero basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest'anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl - aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico - che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest'anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture - è bene precisare - possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni», conclude la nota del Viminale.
 


Elettori armati di gomma per cancellare anche a Salerno: è successo nella scuola Tasso, dove una sessantenne è entrata in cabina pronta alla verifica. Dopo aver espresso il voto, si è rivolta al presidente del seggio asserendo che il tratto lasciato dalla matita poteva essere alterato. Ne è nata una piccola discussione che si è conclusa solo quando la signora è andata via. Secondo quanto si è appreso, qui non è stata presentata denuncia. La donna, che si era recata al seggio da sola, avrebbe detto che sui social network si è diffuso un allarme per eventuali schede alterate proprio in seguito a cancellazioni. Analoga vicenda è accaduta nella zona orientale di Salerno dove al seggio 124 una signora aveva chiesto di votare con la propria matita, temendo che quelle fornite dal ministero potessero essere facilmente cancellate. La presidente del seggio non ha permesso che la donna votasse con la propria matita. La votante aveva citato la notizia diffusa sui social. Stessa scene nei seggi in Irpinia e a Caserta

A intervenire sul caso è anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che oggi ha votato a Milano e su Facebook scrive: «Pazzesco!!! Cominciano ad arrivare segnalazioni (le prime da Roma e Mantova) di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma! Irregolarità che sono state verbalizzate, e in vari casi denunciate a Polizia e Carabinieri. Se anche nel vostro seggio verificaste irregolarità (potete chiedere una prova al presidente di seggio prima di entrare in cabina), segnalatecelo! Occhi aperti e massima vigilanza! Non facciamoci fregare!». E aggiunge, sempre online: «Attenzione: non usate matite portate da casa, biro o altri materiali, ovviamente, ma semplicemente verificate la regolarità delle matite del seggio (che dovrebbero, in teoria, essere copiative e dunque non cancellabili)».

Anche Piero Pelù su Facebook si è recato al seggio e ha fotogratato la scheda denunciando la "cancellabilità" delle matite utilizzate dentro le cabine per il voto: «La matitia che ho usato per votare era cancellabile».
 

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