Rifiuti in strada, ora
si depositano i mobili

Rifiuti in strada, ora si depositano i mobili
di Gianluca Sollazzo
Giovedì 28 Luglio 2016, 08:02 - Ultimo agg. 13:44
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Non bastavano gli abbandoni di sacchetti di rifiuti, le microdiscariche e i furbetti della raccolta differenziata. A fare capolino da diversi giorni con preoccupante frequenza sono le montagne di ingombranti e mobili lasciati intorno alle campane della raccolta del vetro. Le zone più colpite sono Mariconda e Torrione dove già si è registrata tra giugno e luglio un’alta incidenza di abbandoni di rifiuti e materiali di risulta. Dieci giorni fa l’ultima maxi raffica di multe da 500 euro in danno di 27 residenti beccati a non rispettare modalità e orari di conferimento. Ma la stangata non è bastata, anzi. Dopo i sacchetti, sembra che in alcuni punti della zona orientale siano avvenuti dei traslochi non autorizzati all’aperto. Tra mobili ed elettrodomestici abbandonati c’è spazio per arredare decine di appartamenti. Un pugno nell’occhio che ha messo in allarme ufficio Ambiente e polizia municipale. Se i sacchetti di spazzatura continuano ad abbondare a bordo strada e nei soliti sversatoi della zona orientale o dei vicoli del centro storico, quello degli ingombranti affastellati al sole di mezza città è diventato un fenomeno allarmante negli ultimi giorni. Da qui la decisione dell’assessore ambiente, Angelo Caramanno, di mettere in campo un piano d’azione urgente che interesserà l’intero territorio comunale.
La linea dura scatta prima di tutto contro i gestori di locali e vari esercizi pubblici colpevoli di sversamenti di spazzatura in strada. Si punta ad un inasprimento delle sanzioni. «La chiusura delle attività commerciali e di ristorazione sanzionate già tre volte è una soluzione a cui stiamo lavorando – afferma Caramanno – serve una repressione spinta che faccia leva sul senso di attaccamento della gente alla città e sul principio di responsabilità che in questi giorni sta venendo meno in molte zone della città. Ogni giorni ci arrivano segnalazioni, tutto questo è inaccettabile».
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