Diele, primi dati dalla perizia:
l’auto viaggiava a 159 km all’ora

Diele, primi dati dalla perizia: l’auto viaggiava a 159 km all’ora
di Viviana De Vita
Mercoledì 26 Luglio 2017, 09:15
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Al momento dell’impatto l’auto condotta dall’attore Domenico Diele, accusato di omicidio stradale aggravato per la morte di Ilaria Dilillo, la 48enne salernitana sbalzata dal suo scooter dopo essere stata travolta dalla vettura guidata dal 31enne, procedeva a 159 chilometri orari. Il dato è emerso dalla scatola nera installata all’interno dell’autovettura e dal cui esame i periti stanno tentando di ricostruire la dinamica dell’incidente consumatosi lo sorso giugno nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano. Sono infatti cominciate ieri le operazioni peritali disposte dal sostituto procuratore Elena Cosentino per far luce sulle responsabilità dell’indagato, scarcerato alcune settimana fa e sottoposto al regime dei domiciliari a casa della nonna a Roma dove resta controllato anche attraverso l’ausilio del braccialetto elettronico. 
 
 

Dai primi accertamenti affidati ai periti risulta che entrambi i mezzi – il motorino della vittima e l’auto dell’attore – non presentavano nessuna anomalia. I fari anteriori del motorino erano infatti perfettamente funzionanti (la parte posteriore è stata distrutta dall’incidente) e anche gli pneumatici dell’auto erano in ottimo stato. Entrambi gli airbag dell’autovettura sono inoltre esplosi al momento dell’incidente e tutti i dispositivi di sicurezza si sono attivati. Ulteriori elementi per ricostruire la tragedia potranno aggiungersi in seguito all’esito degli esami tossicologici e, in particolare, dalla perizia disposta sui peli ascellari dell’attore. A richiedere lo speciale accertamento era stato l’avvocato della famiglia della vittima, il penalista Michele Tedesco che ottenne dal pm lo speciale accertamento peritale.
Risultato infatti positivo al test per cocaina e cannabinoidi, sarà solo la consulenza a stabilire quanto tempo prima di mettersi al volante l’attore, che dal suo canto ha sempre affermato di essersi distratto per rispondere al telefono, abbia assunto stupefacenti e in che grado gli stessi abbiano inciso sulla sua lucidità.
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