Salerno, ecco la Jolly Titanio: al porto la regina dei cargo

Salerno, ecco la Jolly Titanio: al porto la regina dei cargo
di Sabino Russo
Sabato 17 Gennaio 2015, 00:21 - Ultimo agg. 09:33
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Il giorno in cui al porto di Salerno arriva la Jolly Titanio delle linee Messina, fra le più prestigiose ro/ro che solcano i mari, segna anche l’avvio della nuova scommessa legata all’approdo di navi di ancora maggiori dimensioni presso i moli dello scalo marittimo commerciale, che festeggia il record dei 320mila teus movimentati nel 2014. Entro la fine dell’anno dovranno essere ultimati i lavori per l’allargamento dell’imboccatura e per le operazioni di aumento della profondità dei fondali, oltre al completamento di Porta Ovest. Programmati dal gruppo Gallozzi ulteriori 10 milioni di investimenti a partire dal 2016. Ad attendere l’imponente stella che sovrasta la Jolly Titanio, così come tutte le navi della flotta Ignazio Messina, lungo la banchina del molo Trapezio, oltre ai container, c’erano anche 300 rotabili, giunti direttamente a Salerno dalla Germania. Sì, perché la caratteristica di questa nave è proprio quella di poter caricare contemporaneamente entrambe le soluzioni. L’unità è caratterizzata da tecnologia avanzata e munita dei più moderni sistemi anti-inquinamento, equipaggiata fra l’altro di un sofisticato e innovativo sistema di pulizia dei gas di scarico in porto, così come in navigazione. Lunga 240 metri e larga 37,50, ha una capacità di 3.900 teu, 6350 metri lineari di carico rotabile, dispone inoltre di grande flessibilità operativa, in particolare di un pescaggio massimo di 11,50 metri, con una portata di 45mila tonnellate.

La nave riveste un significato particolare, perché da un lato conferma la forte vitalità, anche in un periodo di crisi come quello attuale, della flotta italiana, dall’altro fornisce un segnale di fiducia sulle capacità del Paese: bandiera tricolore ed equipaggio italiano. Da Salerno, secondo e ultimo attracco italiano dopo Genova, Jolly Titanio è poi ripartita, ieri notte, alla volta di Aqaba, in Giordania, dove arriverà tra 4 giorni, dopo aver attraversato il canale di Suez. La portacontainer è immessa nel servizio regolare di linea gestito dal gruppo armatoriale genovese dai porti del Mediterraneo a quelli del Mar Rosso e del Medio Oriente. «Per la possibilità di poter entrare in questo porto dobbiamo ringraziare al grande lavoro che è stato messo in atto a Salerno affinché questo potesse avvenire – ha detto il patron del gruppo Ignazio Messina – Questo ci ha permesso di poter crescere nei traffici e di dare credibilità ai nostri servizi ed è per questo che stiamo concentrando tutte le partenze anche in questo scalo rispetto a quello di Genova, che è il nostro porto capolinea storico. Speriamo di incrementare e che ci permettano di venire con navi sempre maggiori, soprattutto nei pescaggi e nelle navi full-container vorremmo entrare con navi da 300 metri, che come dimensioni possono già entrare, ma i fondali necessiterebbero ancora di qualche centimetro in più». Dal suo osservatorio privilegiato Messina vede ampi margini di ripresa proprio per i porti che investiranno, se già non lo hanno fatto, per accogliere le grandi navi e conferma la volontà del gruppo a continuare a investire su Salerno.

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