Ragazza stuprata, chiesti sei anni per un carabiniere

Ragazza stuprata, chiesti sei anni per un carabiniere
di Viviana De Vita
Sabato 28 Maggio 2016, 11:42 - Ultimo agg. 12:47
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Selvagge violenze sessuali protrattesi per ore. Chieste tre condanne per i protagonisti di una terribile storia di abuso ai danni di una giovane donna dell'est stuprata ripetutamente fino allo sfinimento da un carabiniere in servizio al tribunale di Salerno e da due suoi amici.Ieri, davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno (Presidente Dezio, a latere Crisci e D'Agostino), il sostituto procuratore Francesco Rotondo, al termine della sua requisitoria, ha chiesto 6 anni di reclusione per F.A. 53 anni carabiniere che per anni ha prestato servizio presso il nucleo di vigilanza del Palazzo di giustizia accusato di violenza sessuale di gruppo e di peculato (l'imputato è assistito dagli avvocati Mario Valiante e Antonio Marchesano); 3 anni per D.L. 33 anni di Nocera, assistito dall'avvocato Rosaria Vietri; 2 anni infine per A.P., di Bracigliano assistito dall'avvocato Manuci Capuano.

Dopo la discussione del pubblico ministero, sono cominciate le arringhe difensive; l'avvocato Valiante, difensore del militare oggi trasferito a Milano, dopo aver esaminato tutte le prove raccolte ed esibite dalla pubblica accusa nel corso del lunghissimo dibattimento protrattosi per quasi 10 anni, ha evidenziato la carenza delle indagini investigative puntando l'accento sulla contraddittorietà delle dichiarazioni rese dalla persona offesa, ascoltata in videoconferenza in una delicatissima udienza a porte chiuse. L'udienza è stata infine rinviata al prossimo 8 giugno quando, dopo una breve replica del magistrato, arriverà il verdetto.

I fatti, oggetto del procedimento giudiziario, si riferiscono al maggio 2006 quando, secondo l'impianto accusatorio formulato dalla Procura, il carabiniere avrebbe condotto la giovane donna a Mercato San Severino presso la sua abitazione all'interno della quale avrebbe messo in atto la bestiale violenza in concorso con gli altri due imputati. Raccapricciante la sequenza di violenze a cui la donna sarebbe stata costretta all'interno di quell'appartamento.In particolare secondo la denuncia sporta dalla vittima, la stessa sarebbe stata afferrata per i capelli dal militare e da D.L. che, dopo averla percossa, l'avrebbero costretta a subire plurimi rapporti sessuali infierendo su di lei come sottolineato dal magistrato nella sua requisitoria «con inaudita violenza e crudeltà per costringerla ad ingoiare l'eiaculazione raggiunta dagli stessi».

La violenza sarebbe inoltre stata imposta con il terrore: la giovane sarebbe infatti stata minacciata di essere espulsa dall'Italia se non si fosse piegata alle voglie dei due. Dell'episodio di violenza risponde anche A.P. che, prima, avrebbe bloccato la porta dell'appartamento onde evitare che la giovane potesse scappare e, poi, avrebbe partecipato anche lui alla bestiale violenza. Gli altri due episodi contestati si sarebbero invece verificati a Salerno e a Cetara.La giovane sarebbe stata minacciata di morte dal carabiniere che, in concorso con D.L., l'avrebbe poi terrorizzata affermando di farla arrestare in quanto clandestina, prima di stuprarla ancora ripetutamente. Gli abusi sarebbero stati così violenti che la giovane avrebbe riportato lesioni personali. Peculato è poi l'ulteriore ipotesi di reato contestata al militare che, in concorso con una centralinista del tribunale di Salerno per la quale si è proceduto separatamente, avrebbe ricaricato il credito della sua utenza attraverso una serie di interminabili telefonate effettuate dalla Corte d' Appello. 
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