Dopo partita a carte becca un pugno
e muore in ospedale: amico assolto

Dopo partita a carte becca un pugno e muore in ospedale: amico assolto
di Nicola Sorrentino
Martedì 17 Gennaio 2017, 18:49
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SAN VALENTINO TORIO. Colpì con un pugno il suo amico dopo una partita a carte. La vittima, mentre tornava a casa, si accasciò a terra e morì, nonostante un ricovero in ospedale. Arriva l'assoluzione anche in secondo grado per il 55enne Michele Ruggiero. Sullo sfondo, la morte di Luigi Serino, con l'imputato accusato di omicidio preterintenzionale.

I fatti risalgono all'agosto del 2012, quando presso un bar di San Valentino, i due amici stavano giocando una partita a briscola. Qualche battuta di troppo e i due vennero alle mani, con un gruppo di presenti che faticò non poco a dividerli. Poco prima che la rissa venisse sedata, Ruggiero colpì con un pugno il volto di Serino, che ripresosi, tornò a casa in sella alla sua bicicletta. Dopo qualche minuto fu colto da un malore, all'altezza del Comune, finendo a terra. Fu trasferito al Villa Malta dI Sarno, dove morì per un arresto cardiaco.

In primo grado, Ruggiero, difeso dall'avvocato Vincenzo Calabrese, era stato assolto in virtù di una perizia disposta dallo stesso Tribunale, che non ravvisò il nesso «tra il pugno sferrato e il decesso» di Serino. Una consulenza ritenuta necessaria, in virtù dello status di cardiopatico della vittima. La difesa, infatti, aveva più volte sostenuto che quel pugno fosse stata la causa decisiva per il decesso del coetaneo dell'imputato. Nel primo pomeriggio, è arrivata la seconda assoluzione anche in secondo grado. La stessa richiesta era stata fatta dalla procura generale.
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