Santese, la verita della morte
nei tabulati telefonici

Santese, la verita della morte nei tabulati telefonici
di Paolo Panaro
Venerdì 26 Maggio 2017, 08:13 - Ultimo agg. 12:51
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Richiesti i tabulati telefonici del cellulare della donna che guidava il suv coinvolto nell’incidente mortale che è costato la vita di Maria Rosaria Santese, 20enne battipagliese, figlia del noto imprenditore Renato Santese deceduta una settimana fa subito dopo l’incidente. La richiesta è stata inoltrata dalla polizia municipale di Battipaglia e appena saranno acquisiti i tabulati si potrà appurare se la 46enne che guidava la Volkswagen Tiguan che si è scontrata con la Vespa condotta da Maria Rosaria Santese, parlava a telefono quando è accaduto l’incidente o stava utilizzando in altro modo il suo cellulare, magari scrivendo o leggendo messaggi sui social. La procedura è indispensabile per ricostruire gli attimi che hanno preceduto e susseguito lo scontro tra il suv e lo scooter. L’incidente mortale si è verificato il pomeriggio di venerdì scorso in via Cupa Filette, mentre il suv e la vespa stavano percorrendo una curva. L’urto tra i due veicoli è stato inevitabile anche perché la strada nel tratto dove si è verificato l’incidente è molto stretta. La ragazza è stata trascinata sull’asfalto per alcuni metri dal suv. Ha perso una gamba e subito dopo è deceduta. Nessuna frenata è stata individuata sull’asfalto dagli agenti della polizia municipale, diretti dal tenente colonnello Gerardo Iuliano, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’incidente. La donna che conduceva il suv è indagata per omicidio colposo e nei giorni scorsi le è stata ritirata la patente di guida. La polizia municipale ha acquisito un filmato nel quale sarebbero state riprese le fasi dell’incidente ed è al vaglio degli inquirenti. L’obiettivo è quello di ricostruire con esattezza l’incidente stradale e cosa è avvenuto in quel preciso momento. Bisogna stabilire anche la velocità di percorrenza di via Cupa Filette dello scooter e del suv che si è fermato ad almeno una ventina di metri più avanti rispetto al punto preciso dove i due veicoli si sono urtati. Il lavoro degli investigatori è molto difficile e delicato anche perché sinora non sono stati individuati testimoni dello scontro e nemmeno gli abitanti di via Cupa Filette, venerdì scorso, hanno assistito all’incidente mortale.

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